Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
DI BENEDETTO
Ida Napoli 3 giugno 1945. Attrice. «Bellezza bruna dal forte temperamento» (Gianni Canova), lunga carriera teatrale con Strehler e De Simone, esordio al
cinema nella parte di una ricca lesbica partenopea (Nel regno di Napoli, 78). Anni fa fu trascinata in una polemica da Vittorio Sgarbi: «Ida Di Benedetto, Giuliano Urbani, Vittorio Sgarbi. Li metti nello shaker e ne
esce fuori un cocktail di cattiverie e di pettegolezzi. Con una vittima
sacrificale che naturalmente è la donna. Ida Di Benedetto è la produttrice e la protagonista di Rosa Funzeca. Nei migliori giornali del gossip è l’Amante. Colei che ottiene finanziamenti e favori grazie all’amicizia del ministro della Cultura» (Claudio Sabelli Fioretti) • «A sedici anni sono rimasta incinta. Ho conosciuto Salvatore, il ragazzino che
sarebbe diventato mio marito. Era la prima volta che facevo l’amore. E rimasi incinta. Mio padre pretese che tenessi il figlio e mi sposassi.
Non siamo andati mai d’accordo. Lui era un ragazzino superprotetto e superviziato dalla madre. Io stavo
a casa a guardare la bambina e a studiare. Con la suocera sempre a dirmi: “Fai questo, fai quello”. E lui usciva con le ragazze e andava a ballare. Ce ne andammo. Lui abbandonò gli studi di medicina. Non era adatto. Appena vedeva un cadavere cadeva per
terra svenuto. Si mise a lavorare per le ditte farmaceutiche. Guadagnava poco e
io cominciai a fare l’indossatrice. Ero una bella ragazza, corteggiatissima e guardata da tutti. Mi
chiamò Mico Galdieri, un produttore. Io ero un baccalà fermo ma lui rimase colpito dalla voce e mi scelse per una commedia insieme a
Lina Sastri»
• Ha vinto due Nastri d’argento: come protagonista per Immacolata e Concetta (80), come non protagonista per Fontamara (81).