Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
DI BELLA
Antonio Milano 16 marzo 1956. Giornalista. Direttore del Tg3 (dal 2001). Figlio d’arte (suo padre Franco fu direttore del Corriere della Sera), prima di arrivare
alla direzione è stato anche vicedirettore e corrispondente da New York. Con gli Usa ha sempre
avuto un ottimo rapporto: nel 76 fu nominato cittadino onorario del Texas e
sulla sua esperienza americana ha scritto un libro: Le giacche blu fanno a pezzi i blu jeans. Più che uomo di sinistra si definisce «clintoniano pragmatico». è interista sfegatato e appassionato di musica, soprattutto quella brasiliana, e
si diletta nello scrivere canzoni • «Da New York risultò il giornalista più blobbato della Rai: in attesa di collegarsi, faceva di tutto, canticchiava i
classici dei Beatles, scherzava con i cameramen, raccontava fatti suoi» (Michele Anselmi) • «La mia ricetta giornalistica è semplice: andare sul posto, raccontare quel che si vede con semplicità, senza banalità, e un pizzico di impertinenza» • «Mio padre diceva che sono di sinistra nelle dichiarazioni, ma non negli
atteggiamenti. Ricordo un furioso litigio sul Cile. E non nascondo che, con lui
direttore, il Corriere visse una brutta sterzata a destra. All’epoca leggevo la Repubblica, lavoravo a Radio Milano Centrale, non sopportavo
quegli articoli di Giovanni Testori piazzati polemicamente in prima pagina» • «Farei di tutto per esibirmi a Sanremo. Qualche anno fa ho scritto una canzone, Samba fiesolana, per Irene Grandi. Non ebbi il coraggio di spedirgliela».