Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

DEL TURCO

Ottaviano Collelongo (L’Aquila) 7 novembre 1944. Politico. Presidente della Regione Abruzzo (dal 2005).
Prima, segretario generale della Fiom, poi vicesegretario generale della Cgil
(dall’83 al 93), segretario del Psi (93). Eletto deputato nel 94, senatore nel 96.
Aderisce prima a Ri, poi allo Sdi. Presidente della commissione Antimafia nella
XIII legislatura, ministro delle Finanze nell’Amato II • Ottavo di otto fratelli, figli di Giovanni, bracciante di Collelongo. «Io sono figlio d’arte. La casa della mia infanzia, a Collelongo, in Abruzzo, era anche Camera del
lavoro e sezione socialista. In un angolo dello stanzone c’erano sacchi di grano, lenticchie e fagioli. I braccianti pagavano così la tessera del partito e della Cgil. Mio padre si definiva nenniano-stalinista.
La mia famiglia era numerosa. Sono l’ottavo figlio, Ottaviano appunto. I primi ebbero nomi normali, Angelo,
Francesco, Elvira, Fausto. Poi mio padre è impazzito: Quintiliano, Pratilina, Alfiere. Mi sono fermato alla terza media.
Quando sono diventato ministro qualcuno ha storto il naso. “Non si vergogna? Ha solo la terza media”. Una volta l’autodidatta veniva ammirato. Oggi viene snobbato. Nenni era il mio mito
politico. Io sono sempre stato un autonomista. Mi ha sempre infastidito essere
definito “di destra”. Adesso poi che alcuni socialisti sono andati realmente con la destra! Questa è una cosa che detesto» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti)
• Fortemente tifoso della Lazio.