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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

DE SETA

Vittorio Palermo 15 ottobre 1923. Regista. «Il cinema è soprattutto un processo creativo. Qualcuno si sarebbe mai sognato di chiedere a
Van Gogh un preventivo dei colori che avrebbe impiegato per un quadro?» • «Il maestro, l’autore di Banditi a Orgosolo, Un uomo a metà e del televisivo Diario di un maestro (“Lo portò in tv Raffaele La Capria, nessuno ne ha fatto un dvd, non c’è stata diffusione”). Quei piccoli-grandi capolavori degli anni Cinquanta; dieci, intensi minuti di
storie di mare e di terra, da Lu tempu di li pisci spata a Isole di fuoco, da Pasqua in Sicilia a Contadini del mare a Pescherecci» (Leonardo Jattarelli) • «E pensare che all’epoca i miei documentari erano destinati a venire proiettati prima del film,
come un antipasto. E la maggior parte delle volte l’esercente li cassava, passava subito al pezzo grosso. Un giorno, qualche
proiezionista si dev’essere distratto e la gente ha iniziato a conoscermi. Ho raccontato il lavoro
manuale, quello accompagnato dal canto, ritmato dalle danze, mi sono
appassionato alla cultura contadina che racchiude tutte le espressioni dell’uomo. I motori, il progresso hanno spazzato via tutto questo. Quel progresso che
spesso può trasformarsi in flagello: l’arte, che dovrebbe interpretare il presente, oggi è impazzita, si è fatta astratta. Ora abbiamo bisogno di penicillina più che di termometri: il cinema globalmente è malato e non assolve più il suo compito»
• «In occasione del suo sessantesimo compleanno, Martin Scorsese ricevette in dono
dai produttori del Mio viaggio nel cinema italiano sette documentari di Vittorio De Seta. Il regista americano rimase
assolutamente folgorato dalla purezza registica del collega italiano, e mentre
ammirava le immagini della terra che avevano abbandonato i propri nonni, si
commosse a scoprire lo straordinario lavoro misconosciuto di un “antropologo che parlava il linguaggio di un poeta”. Quando ricevette in dono pochi mesi dopo il documentario Detour realizzato da Salvo Cuccia su De Seta, si entusiasmò al lavoro del giovane cineasta siciliano al punto di definirlo “eccitante e meraviglioso”, e decise di celebrare l’anziano maestro italiano nell’ambito del Tribeca Film Festival, dove Scorsese in persona ha voluto presentare
i documentari di De Seta su una Sicilia nella quale “la luce del giorno è così preziosa e le notti sono totalmente buie e misteriose”. Scorsese definisce Banditi a Orgosolo un capolavoro assoluto, mentre Jack Nicholson ha raccontato di averlo studiato» (Antonio Monda).