Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
DE GREGORIO
Concita Pisa 19 novembre 1963. Giornalista. De la Repubblica • «Il gusto della scommessa le viene dal padre, Paolo, magistrato a Livorno,
esuberante ed estroverso. Ambizione, senso del dovere e l’esotico Concita, dalla mamma catalana, Concita anche lei, come la nonna Concita,
secondo l’uso di Barcellona di tramandarsi il nome tra primogeniti. Nasce a Pisa.
Elementari a Biella, seguendo gli spostamenti del padre. La maestra dice: “Questa bambina farà la scrittrice”. Si stabilisce a Livorno dove frequenta il liceo classico. È tentata dal Conservatorio, dietro la madre concertista. “Ma non avevo abbastanza talento al piano”. A 16 anni si presenta al Tirreno. Franco Magagnini, direttore, guarda il filo
di perle che ha al collo e dice: “Bimba, il giornalismo non È per te”. Manda egualmente articoli. Batti e ribatti, il Tirreno la imbarca nell’85, già laureata in Scienze politiche. Cinque anni di nera. “Storie bellissime, teste mozzate e vecchiette squartate”. Vince il concorso Mario Formenton per uno stage nei grandi giornali e finisce
alla Repubblica. Giampaolo Pansa le fa da chioccia. Il direttore, Eugenio
Scalfari, la assume e catechizza: “Vedi con occhi che io non posso più avere”» (Giancarlo Perna) • «Non solo voglio fare il miglior pezzo di tutti i colleghi, ma farlo in
condizioni difficili per verificare quanto sono brava. talvolta mi dilungo coi
figli per poi scrivere a precipizio, altre volte arrivo tardi sul posto per
vedere se riesco a recuperare tutte le informazioni e una di più. Dissemino ostacoli apposta. Tale sono».