Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
DAMIANO
Cesare Cuneo 15 giugno 1948. Politico. Ds. Ex sindacalista. Ministro del Lavoro nel Prodi II. Amante della
musica classica, pittore dilettante, già segretario della Cgil veneta • È un fassiniano • «Ex sindacalista della Fiom, che nel 2001 ruppe con Cofferati schierandosi con
Fassino e D’Alema nel drammatico congresso Ds di Pesaro, si definisce un “maratoneta” non certo uno sprinter. “Mi piace macinare le cose con pazienza, studiarle a fondo”. Da quando ha lasciato la Cgil (era il capo del Veneto prima di quel congresso
di Pesaro) per passare nella segreteria del Botteghino, Damiano ha girato in
lungo e in largo l’Italia. Ha ripreso a fare le vecchie inchieste del Pci sul lavoro, sulle nuove
forme di flessibilità, sulle condizioni in fabbrica. Ne ha tratto più d’un libro. Prima “cane sciolto” ma simpatizzante per il gruppo del Manifesto, poi la tessera del Pci dal 75.
Nella Cgil da delegato della Riv-Skf, a capo della Camera del lavoro di Torino,
a numero due della Fiom, vice del duro Claudio Sabattini. Ed È nelle estenuanti trattative sindacali che coltiva la sua “distrazione”: disegna vignette. Fino a raccoglierle in
Fassinéscion. L’Italia vista da Piero. Fassino, ovviamente» (la Repubblica). Fassinéscion È stato pubblicato dall’Unità.