Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
D’ORRICO
Antonio Cosenza 26 gennaio 1954. Critico letterario. Del Corriere-Magazine • «Sono nato a Cosenza, la città di Bernardino Telesio, Giacomo Mancini e (attualmente) padre Fedele Bisceglia,
e dove Alarico, re dei Visigoti, morì di malaria. Sono il terzo di quattro fratelli. Mio padre si chiama Bernardo e
mia madre Anna. Nel 1968 avevo 14 anni, giocavo a pallacanestro, ero innamorato
di una delle ragazze più ricche della citta e pensavo che I Fratelli Karamazov fosse il libro più bello del mondo. Nel 70 cominciai a comprare L’espresso e L’Europeo per capire che cosa era successo a piazza Fontana e come avevamo fatto
ad andare sulla Luna. L’università, Lettere, l’ho fatta a Firenze. Qui presi a collaborare all’Unità» • «Nelle stroncature deve sempre metterci l’arroganza del potente, dello spezzacarriere, se no non gli vengono» (Camillo Langone) • È l’unico critico letterario che ogni tanto si permette di scrivere - credendoci - «È il più bel romanzo da 50 anni a questa parte», «È il più grande scrittore del secolo» eccetera.