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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

D’ORAZIO

Stefano Roma 12 settembre 1948. Batterista. Dei Pooh • «Quarant’anni insieme: è coraggio o vigliaccheria? “Se vigliaccheria vuol dire paura di non farcela da soli, in parte è così. Ma sarebbe più onesto parlare di consapevolezza. So che da solo non valgo il 25 per cento dei
Pooh, perché il meglio lo esprimo con gli altri tre. Ci sono stati litigi, come nei migliori
matrimoni. Nel 96, però, ci fu un periodo in cui, per una serie di coincidenze, ci siamo ritrovati
tutti in crisi insieme. La crisi si è risolta dopo esserci confrontati e con il disco
Amici per sempre. Da allora abbiamo instaurato una regola: alla fine di ogni tour ci riuniamo
per cinque giorni, ci liberiamo di tutte le scorie e poi si passa a discutere
dei nuovi progetti”. Il miracolo della vostra armonia sta nel fatto che nessuno vuol fare la
primadonna? “Nessuno sgomita, è vero”. Forse è stata una botta di fortuna quando Riccardo Fogli ha lasciato. “Non c’è dubbio. Eppure quando andò via, nel 73, ci siamo visti persi. Abbiamo immaginato di continuare in tre,
magari con Facchinetti che con una pedaliera faceva i bassi. Poi, abbiamo avuto
il colpo di trovare Red: suonava la chitarra invece che il basso. Ha cambiato
strumento e noi abbiamo acquisito un collega che ha aggiunto creatività al gruppo. Un sacco di volte ci siamo detti questa è l’ultima. La prima accadde nel 73. Da allora siamo andati avanti a vista. Chissà, di questo passo potremmo arrivare agli 80 anni”» (da un’intervista di Marco Molendini).