Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CRISAFULLI
Vladimiro Enna 28 dicembre 1950. Politico. Deputato dell’Ulivo • «Lo definiscono “il più democristiano tra gli ex comunisti”. Una vita nel Pci. Soprattutto, uno dei pochi dirigenti della sinistra a poter
mettere sul piatto vittorie elettorali in serie nell’isola che è il granaio dei voti del centrodestra. Enna, la sua provincia, è una delle poche in Sicilia dove il centrosinistra governa. Lì, i Ds sono a percentuali emiliane (alle amministrative del maggio 2003 la
Quercia ha sfiorato il 30 per cento) e lui, da solo, alle elezioni regionali
del 2001 ha raccolto il 20 per cento dei consensi. Numeri sui quali Crisafulli
ha costruito la sua ascesa politica. Il curriculum è un classico della militanza di sinistra: le feste dell’Unità e i volantinaggi prima di un incarico da dirigente nella Cia, la confederazione
degli agricoltori. Crisafulli fa il consigliere comunale ad Enna, poi all’inizio degli anni Novanta il salto all’Assemblea regionale. Al parlamento siciliano, Crisafulli inanella due
legislature e viene rieletto nel 2001 con quasi 10 mila voti di preferenza. Nel
frattempo trova modo di arricchire il suo curriculum: fa l’assessore regionale nella breve esperienza (dal 99 all’estate del 2000) del governo di centrosinistra guidato da un altro diessino,
Angelo Capodicasa. Tanto grossier nei modi, quanto accorto nel tessere la rete
delle alleanze politiche, Crisafulli subisce spesso l’accusa di consociativismo da parte di ampi settori del suo partito. In ottimi
rapporti con Massimo D’Alema, è uno dei pochi ad opporsi, nel 98, alla nomina di Claudio Fava a segretario
regionale dei Ds» (Enrico Del Mercato).