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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CRIALESE

Emanuele Roma 1965. Regista. Suoi film: Once we were strangers (97) presentato al Sundance (il festival di Robert Redford) ma mai arrivato da
noi; Respiro (2002) con cui ha vinto a Cannes La Settimana della Critica (e per il quale a
Valeria Golino è stato attribuito il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista); Nuovomondo (2006) premiato a Venezia con un Leone Speciale: la Giuria avrebbe voluto
assegnargli il Leone d’oro ex aequo con Alain Resnais, ma il regolamento non ammette pareggi e così il Cda della Biennale ha accettato la proposta del direttore Müller di aggiungere un Leone speciale (il giurato Michele Placido ha rivelato che
fino all’ultimo Nuovomondo ha conteso il Leone d’Oro a Still Life, perdendo solo di un voto, altri giurati hanno però smentito questa versione dei fatti) • «Non sono stati vani i suoi tre anni di lavoro, i mesi di studio trascorsi a
Ellis Island, le otto riscritture della sceneggiatura, la fatica fatta per
trovare, oltre a quelli di Rai Cinema, i soldi dei francesi, indispensabili per
i 14 milioni di euro necessari ad un’opera in costume, l’arditezza compiuta nello scegliere, per le riprese esterne, l’Argentina allo scopo di contenere i costi che negli Stati Uniti sarebbero stati
proibitivi. Nuovomondo è il racconto dell’emigrazione italiana in America all’inizio del Novecento. Ma Crialese non vuole si dica che è un film sull’emigrazione. Preferisce si dica che è un film “sul sogno di un mondo migliore e più ricco, dove la terra produce carote gigantesche, dal cielo può cadere una pioggia di monete d’oro e si possono fare, come nella mitologia, lunghi bagni nel latte
completamente vestiti”. Interpretato da Vincenzo Amato, un siciliano che vive a New York, fa lo
scrittore ma anche l’attore di teatro, e ha lavorato in tutti i film di Crialese; e da Charlotte
Gainsbourg, la imbronciata figlia di Serge e di Jane Birkin, quelli di
Je t’aime moi non plus» (La Stampa) • Amato ha conosciuto Crialese negli Stati Uniti: «Io sono arrivato negli Usa come scultore, lavoro il ferro, lui come regista
apprendista che non aveva trovato posto allo Sperimentale di Roma. Salvatore in
Nuovomondo è uno forte ma in perenne lotta con la paura, con un senso di sperdutezza. E così è il pescatore di Respiro che deve confrontarsi con una comunità chiusa, gretta. Il protagonista di Once We Weere Strangers è uno instabile, un italiano a New York che salta da un amore all’altro. Ma tutti gli eroi di Crialese possiedono l’ottimismo di chi non ha potere».