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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CRAXI Stefania Milano 25 ottobre 1960. Politico. Di Forza Italia. Dal 2006 deputato. Figlia di Bettino, sorella di Vittorio (Bobo) • «Pronta a indignarsi quando contraddici la sua Verità, e altrettanto pronta a piangere quando citi Lui

CRAXI Stefania Milano 25 ottobre 1960. Politico. Di Forza Italia. Dal 2006 deputato. Figlia di Bettino, sorella di Vittorio (Bobo) • «Pronta a indignarsi quando contraddici la sua Verità, e altrettanto pronta a piangere quando citi Lui. Il suo motto è: “Non difendo Bettino perché è stato mio padre, ma perché è stato Craxi”» (Riccardo Bocca) • «Ci sono destini così e non ci puoi fare niente: sei condannato ogni giorno al confronto, ogni giorno a perderlo. A Stefania Craxi manca sempre un quarto: somiglia a sua madre, ma non è bella quanto lei. “Mamma così elegante, io sembro un carrettiere”. Ha il carattere del padre, ma non la sua intelligenza fredda. “Io mi consumo, è vero. Mi arrabbio e piango. Troppo, dovrei imparare a risparmiarmi di più”. Perciò si può dire di lei — come dicono — che sia una ragazza fragile, in lotta coi nervi, orfana di un padre che rivuole indietro da morto non avendolo avuto da vivo. “Una povera ragazza non all’altezza del compito che si è data. E poi non è detto che l’erede di Bettino debba essere uno dei suoi figli”, osserva Claudio Martelli. Però a Stefania va riconosciuto il coraggio, fosse anche quello della disperazione. Quello di chi si alza da tavola per andare da Rutelli a dirgli “stronzo” (causa in tribunale), chiama Marina Ripa di Meana per dirle “ti spacco la faccia” (denuncia ai carabinieri), di chi si presenta al Palavobis di Milano da Martelli il giorno dopo avergli dato del traditore (urla dalla platea: “strega”, “rompicoglioni”) per dire: “è il momento di pensare al socialismo e non alle poltrone”» (Concita De Gregorio) • «è vero che il mio impegno politico nasce dal dolore e mi riconosco nel ritratto di una donna appassionata, ma basta con questa cretinata, col dire che faccio politica col rancore e con i risentimenti. Se mi fossi fatta governare dai risentimenti non avrei organizzato la commemorazione di Craxi quando presidente del Consiglio era Giuliano Amato e presidente della Camera era Violante. Non avrei partecipato a un convegno della Fondazione Italianieuropei. E non avrei visto in privato, in un incontro di cui non ho mai parlato, il leader più intelligente della sinistra post comunista, Massimo D’Alema» • è sposata con Marco Bassetti, padre del Grande fratello televisivo (attraverso la società Endemol).