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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CORNACCHIONE

Antonio Montefalcone nel Sannio (Campobasso) 1959. Comico • «La storia di Cornacchione è simile a quella di tanti altri comici di Zelig: una partecipazione a Su la testa con Paolo Rossi, un’altra a Cielito Lindo con Claudio Bisio, un’altra ancora con Aldo, Giovanni e Giacomo e poi il teatro, e poi ancora Zelig Circus, così senza infamia e senza lode. Come tanti altri. Poi arriva l’idea di interpretare il fan di Berlusconi, il Bondi quotidiano del Cavaliere, l’amico del premier. Successo, grandi applausi, riconoscimenti pubblici.
Cornacchione è una bella metafora di certa sinistra che vive in funzione di Berlusconi, che
esiste perché si oppone a Berlusconi, che lotta per prendere di mira Berlusconi» (Aldo Grasso) • «In Lombardia sono arrivato da piccolo. Facevo l’impiegato alla Olivetti che stava al 280 di viale Monza a Milano. Lo Zelig, il cabaret, era al 140. Una mattina mi sono fermato lì per un provino. Non che facessi ridere gli amici, anzi. Ma quella mattina mi
son detto, proviamo. Mi hanno preso. Nel 91 Paolo Rossi mi ha preso per Su la testa!. Ho avuto successo, col personaggio del povero sfigato. Da lì son tornato indietro e ho fatto la gavetta, per anni. Ho preso le esternazioni
di Fede e di altri fedelissimi del Polo e ci ho aggiunto il pianto, il
tormentone. Ho solo trasformato un personaggio che assomiglia a tanti italiani
in una maschera: l’adulatore del potente di turno».