Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CORDELLI

Franco Roma 1943. Scrittore. Critico teatrale. «Avevo deciso di non lavorare e in effetti ci sono riuscito» • «Un giorno mi telefonò Elio Pagliarani, critico teatrale di Paese Sera. Avevo pubblicato qualche
articolo sull’Avanti che gli era piaciuto. Disse: “A me serve un vice”. Accettai, ovviamente. La critica teatrale non è un lavoro. Nell’86 ho avuto il secondo colpo di fortuna. Lanfranco Vaccari, direttore dell’Europeo, mi chiamò al posto di Italo Moscati. Terzo colpo di fortuna: Raboni lasciò il posto di critico teatrale del Corriere ... Walter Pedullà divenne presidente Rai. Io lo avevo conosciuto all’università. Mi fece collaborare al Tg2. Poi presidente divenne Enzo Siciliano. Eravamo
amicissimi ma otto mesi prima avevamo litigato ferocemente. Io non gli avevo
perdonato il fatto che mi aveva rubato degli amici. Mi ero ingelosito. Ma perché uno ti deve rubare gli amici? Mi telefona e dice: “Ti va bene vicedirettore della radio?”. Telefonai a qualche amico: “Che significa? Bisogna lavorare?”. Durò un anno e mezzo. Poi cadde il governo Prodi. Mi emarginarono. Divenni
vicedirettore off-line. Nel frattempo ero diventato amico di un capostruttura
molto gentile, Sergio Valzania. Tutte le mattine veniva da me e parlavamo. Poi
diventò direttore di Rai Due e di Rai Tre e cominciò a farmi fare qualcosa. Gli sono grato» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti)
• Tifoso della Lazio.