Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CONTI Paolo Riccione (Forlì) 1 aprile 1950. Ex calciatore. Portiere. Sette presenze in Nazionale. Poi procuratore • «Giocava nella Roma, era nel pieno della sua carriera, soltanto due anni prima, per il Mondiale d’Argentina, con l’Italia di Bearzot splendida e sfortunata quarta, aveva fatto da riserva a Dino Zoff
CONTI Paolo Riccione (Forlì) 1 aprile 1950. Ex calciatore. Portiere. Sette presenze in Nazionale. Poi procuratore • «Giocava nella Roma, era nel pieno della sua carriera, soltanto due anni prima, per il Mondiale d’Argentina, con l’Italia di Bearzot splendida e sfortunata quarta, aveva fatto da riserva a Dino Zoff. Si presentò all’allenamento con la gioia di sempre: “Stavo recuperando da un infortunio, un problema al tendine rotuleo”. Un gruppo di tifosi era lì, ad attenderlo. Facce da agguato: “Sei anche tu un venduto, vergognati!”. Il quotidiano La Notte, a firma Emilio Albertario, non aveva dubbi: anche Paolo Conti faceva parte della colonna infame, dei calciatori coinvolti nel Totonero. “Io a urlare che non era vero niente, tutto falso, ma il clima, in quei giorni, era da caccia alle streghe. Per me fu una mazzata. Giocai tre partite, subendo nove gol. Addio Nazionale, addio Europei e addio anche alla Roma. A fine stagione, dopo sette anni in giallorosso, venni ceduto al Verona”» (Darwin Pastorin).