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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CONTE Giuseppe Porto Maurizio (Imperia) 15 novembre 1945. Poeta. Ha pubblicato poesie (Dialogo del poeta e del messaggero, Canti d’Oriente e d’Occidente), saggi (Terre del mito), i romanzi Fedeli d’amore e Il ragazzo che parla col sole

CONTE Giuseppe Porto Maurizio (Imperia) 15 novembre 1945. Poeta. Ha pubblicato poesie (Dialogo del poeta e del messaggero, Canti d’Oriente e d’Occidente), saggi (Terre del mito), i romanzi Fedeli d’amore e Il ragazzo che parla col sole. I suoi libri sono tradotti in Francia, Russia, Stati Uniti • «Calvino definì la sua poesia “orgogliosamente solitaria” e “fuori tempo”. Raboni ne sottolineò la dimensione archeologica, il “non-tempo”, il senso dell’“eternità cosmica” e del “mito”. Insomma, niente di più lontano dalla poesia civile così come viene intesa comunemente. Eppure dice: “La letteratura senza impegno per me sarebbe di atroce insignificanza”. E sulle prime chi ha nell’orecchio i bellissimi versi de L’Oceano e il ragazzo rimane un po’ spiazzato. Ma fino a un certo punto. Perché? “Prima, con la lotta di classe e l’utopia comunista, il discorso sull’impegno era molto più chiaro: significava aderire a un’ideologia. Dunque, cadute quelle ideologie, per molti non dovrebbe più esserci né una visione del mondo né una visione letteraria complessiva. Invece, l’impegno ha solo cambiato faccia”. In che modo? “Non potrei mai pensare che con la caduta delle ideologie politiche siano venute meno le ideologie letterarie. Anzi. La letteratura non può limitarsi a essere un gioco linguistico o un prodotto adatto al mercato, deve sempre più disegnare una visione del mondo e una visione spirituale. Niente di più scontato della nenia che ripete: non c’è più Pasolini... ”» (da un’intervista di Paolo Di Stefano).