Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
COMPAGNONI
Achille Sant’Antonio Valfurva (Sondrio) 26 settembre 1914. Alpinista. Il 31 luglio 54
conquistò il K2 con il compagno di cordata Lino Lacedelli (impresa contestatissima da
Walter Bonatti, vedi scheda) • «Quando si è in quota, in arrampicata o fermi, e c’è un crepaccio che non si conosce a memoria e salti così, che Dio te la mandi buona - e a me e a Lino è successo nella discesa al buio, dopo aver colto l’ultima luce in cima -, insomma quando sei in difficoltà alla morte non ci pensi, non devi pensarci perché se è vero che la vita è il più bel dono di Dio e quindi è peccato mortale sciuparla, devi assolutamente pensare a dove e come mettere i
piedi, a non farti prendere dall’angoscia che sollecita sciocca premura. Devi fare tutto come sempre, devi solo
pensare a come e dove mettere i piedi e se finisci col culo nella neve vuol
dire che quello è il posto giusto per rifiatare»
• «Io dico ai ragazzi andate pure in montagna perché ti pulisce i pensieri e ti mantiene le gambe, cimentatevi, mettete sulla
bilancia il rischio calcolato e dunque siate prudenti. Scalate ma attenti a non
far della montagna roba da consumismo. Perché poi succede che la montagna s’arrabbia e diventa terribile» • «Un giorno presi uno scivolone e “qualcuno” mi fermò prima che finissi chissà dove e poi succede che mi arriva una lettera di mia madre che scriveva “lo sai che il tale giorno t’ho sentito in pericolo e ho pregato per te ma ora dalla tua lettera vedo che
stai bene ma ad ogni buon conto la tua mamma veglia su di te, Achille”» (Igor Man).