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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CLERICI

Antonella Legnano (Milano) 6 dicembre 1962. Conduttrice tv. «Per noi donne l’amore è un romanzo. Per voi uomini un trafiletto in cronaca».



VITA «Da ragazza studiavo in cucina: gli anni del liceo e dell’università li ho passati lì, praticamente mi sono laureata in cucina. Quella della casa dove sono
cresciuta, a Legnano, era grande e abitabile. Fino al primo pomeriggio studiavo
in camera e all’ora della merenda andavo in cucina, dove poi arrivava mia madre per preparare la
cena. Amavo ripetere la lezione a voce alta, e almeno avevo l’illusione di un ascoltatore! Mi piace talmente questo ambiente, che a casa mia a
Milano, su 40 metri quadri, 20 sono di cucina» (da un’intervista a Marina Baumgartner)
• Laurea in Giurisprudenza, inizi a Telereporter, emittente milanese. Conduce un
programma pomeridiano per ragazzi, poi, per il tg della rete, va sui campi di
calcio e di basket. Al suo fianco Walter Zenga e Dino Meneghin • «Come ha debuttato? “A Telereporter, con un’inchiesta sulle case di riposo per anziani. Quando studiavo al liceo andavo
sempre all’ospizio a trovare gli anziani, mi piace ascoltarli. Un’amica che lavorava in una tv privata mi propose di girare un documentario sulla
terza età. Ho continuato facendo un po’ di tutto: presentavo, intervistavo, montavo i servizi”» • Carriera per molti anni come conduttrice sportiva: dopo Semaforo giallo (debutto in Rai con Davide Riondino, su Raitre, 1986), conduce Oggi sport su Raidue, dal 1989 al 1995 Dribbling in coppia con Gianfranco De Laurentiis, poi Domenica sprint (96), Circo bianco, Fantacalcio, Dribbling stelle e strisce • «La mia fortuna è legata agli inizi quando conducevo programmi sportivi. è lì che ho imparato il ritmo che ora ho trasferito nello show; filmati brevi,
sorprese che fanno vivere lo studio, l’ironia, il dietro le quinte portato davanti agli occhi di tutti. Ho preso l’abitudine al rapporto naturale con il pubblico. Se ho la febbre, lo dico, se
qualcosa non mi convince, pure» (da un’intervista con Silvia Fumarola) • Qualche vacanza dallo sport con Segreti per voi (salotto in onda su Raidue) e con la conduzione di Unomattina, nel 97 con Maurizio Losa e nel 98 con Luca Giurato. Segue i Mondiali di
Francia guidando Occhio al Mondiale e, la domenica, attraverso una finestra su Domenica in • Mentre conduceva Unomattina è incorsa in un lapsus rimasto negli annali: «Facevo Unomattina, ero stravolta dalla fatica, e quando sono stanca divento pericolosa perché perdo i freni inibitori. Dunque sono andata ospite al programma sulla storia
della tv condotto da Ferretti. Il mio vicino a un certo punto ha detto “queste cose sono tutte cazzate”. Mi sono detta: “Ma guarda questo che dice una parolaccia così in tv”. Poi Ferretti mi chiede: “Ma non ti manca il calcio?” E io: “Sì, non posso vivere senza cazzo”. Chissà cosa stavo pensando, mi era rimasta in testa la battuta del mio vicino, oppure
evidentemente, il mio subconscio pensava a quello....”». Daria Bignardi l’ha invitata in trasmissione nel 2006 (
Le invasioni barbariche su La7) e le ha chiesto di ripetere coscientemente — se ne aveva il coraggio — quella frase, cosa che la Clerici ha fatto ridendo a crepapelle • Se ne va dalla Rai alla fine di quell’anno, ma il matrimonio con Mediaset (Ma quanto costa? su Rete4, e A tu per tu con la Ruta su Canale5) non funziona e nel 2000 torna in viale Mazzini dove le
viene affidato il programma che la consacra come star: La prova del cuoco, gara di cucina con tanto di piatti preparati in diretta. In onda nella fascia
cruciale di mezzogiorno, quella a suo tempo presidiata dalla Carrà. La trasmissione ha un successo enorme, con share medi che s’aggirano intorno al 24 per cento, ed è ancora oggi, con una formula praticamente uguale a quella di partenza, tra i
prodotti di punta di Raiuno • «“Ricette per tutta la vita. Perché non c’è Sanremo, varietà di prima serata che tenga, rispetto a un programma quotidiano seguito da 3
milioni di spettatori. Mi diverto, ho l’affetto della gente: cos’altro potrei desiderare?”. Strizzata nei suoi completini rosa, fiera di indossare raccapriccianti
grembiulini da Minnie (“Il mio ideale: la casalinga furbetta che potrebbe mettersi il reggicalze”), amata dai bambini, la Clerici, con
La prova del cuoco, è diventata un piccolo fenomeno di Auditel e di costume. “Non sono bellissima, sono normale” spiega con l’aria saggia “le donne in me possono riconoscersi, credo sia questo il segreto. [...] La
cucina accomuna tutti, dall’operaio al miliardario. è come il calcio. E poi mi piace l’idea di stare in casa, mettermi il grembiule, sì anche quello con le paillettes un po’ da cartone animato. Il nostro è un programma disneyano, infatti piace ai bambini, mi scrivono lettere
bellissime. Mi identifico con
La prova del cuoco, io sono davvero così. [...] Sono una persona solare. Credo che l’allegria c’entri con la cucina e il cibo, sono formosa e una trasmissione di cucina è perfetta, non devo dimagrire per forza. Dovessi fare la vamp, avrei qualche
problema. [...] Il mio mito è Raffaella Carrà. Ho bisogno del lieto fine, mi piace la tv che comunque regala sogni alla gente”» (Silvia Fumarola) • Nel 2005 ha affiancato Bonolis nella conduzione del Festival di Sanremo. S’è portata dietro 180 paia di scarpe disegnate apposta da Loriblu e 70 tailleur.
La prima sera è uscita con un abito in tulle rosa (poi venduto per 26.150 euro in favore dei
bambini del Darfur). Quando Bonolis ha annunciato in diretta che Alberto
Castagna era morto, s’è messa a piangere • «A Sanremo ho scelto gli abiti più ridondanti, quelli da principessa, tipo Cenerentola al ballo del principe, che
sognavo sin da ragazzina. è stato il trionfo dei petali rosa e della mia improbabile discesa dalle scale. è bastato tirar fuori la mia anima infantile, la mia sana follia, per suscitare
ilarità: un po’ Cenerentola e un po’ Alice nel paese delle meraviglie» • Nella stagione 2006 è subentrata a Pupo nella conduzione di Affari tuoi, senza apprezzabili variazioni nello share medio di 28-29 punti (a parte la
puntata d’esordio al 31,63). Pupo era a sua volta subentrato a Bonolis, passato a
Mediaset. La Clerici ha poi condotto Il treno dei desideri, trasmissione strappalacrime sui desideri degli spettatori che la Rai si
impegna ad esaudire • Da ultimo ha spinto fortemente sul look, esagerando in abiti da fata, scarpe
rosa, fiocchi e quant’altro serviva a darle un’aria — piuttosto erotica — di gran donna che fa spiritosamente la bambina • «Ho iniziato con i grembiulini della Prova del cuoco, vistosi, sbarazzini, a volte maliziosi, ricchi di colori, di animaletti
divertenti... Quello è stato il primo input per entrare nel dorato mondo del cartone». «Ho sparigliato offrendomi alla gente con vestiti improbabili, un look esagerato
che mi ha fatto tirare fuori l’Antonella buffa, estroversa, chiacchierona. La mia idea sarebbe quella di una
Monica Vitti dei film più divertenti, della commedia all’italiana. Quella Monica Vitti farebbe così la tv. Basta con gli effetti studiati dietro le quinte che oramai non piacciono
più»
• Ha detto no alla proposta di posare per un calendario: «A quarant’anni e con il sedere molle che mi ritrovo!» • Si è separata nel 2005 da Sergio Cossa, produttore musicale e cuoco raffinato, da
lei sposato in gran segreto nel 2000 con una cerimonia privata in un
appartamento di Manhattan. Matrimonio dopo molti anni di fidanzamento (essendo
lui restìo a impalmarla lei l’aveva lasciato di colpo con una gran scena in un ristorante) • Non ha figli, ma un cane di nome Oliver (lo portò a Sanremo: «Nella mia suite, dove ha dormito anche Sharon Stone, hanno preparato una cuccia
di cashmere per lui») • Ha combattuto la sciatica con l’agopuntura, non la fa lunga con le diete, ma tiene un maialino in frigo e
quello, ogni volta che lei apre lo sportello, grugnisce • Ha fatto rumore, nell’estate 2006, la storia di un suo amore con Eddy Martens, un belga-congolese di
dodici anni più giovane, conosciuto durante una vacanza nel Club Mediterranée di Marrakech di cui era animatore.



COMMENTI «La Doris Day davanti ai fornelli, la Meg Ryan televisiva con la risata pronta» (Michela Tamburrino) • «Bionda e burrosa, tette naturali da vanto di madre conformista e perdizione di
maschio maschilista» (Lina Sotis) • «Piace agli uomini (così rassicurante e morbida) e alle donne (così diversa dalle modelle perfette e orgogliosa di esserlo)» (Maria Volpe) • «Comoda, intelligente, pulita, serena» (Paolo Bonolis) • «Un’iguana a cui hanno lobotomizzato una parte consistente di cervello» (Giancarlo Dotto) • «Quell’adorabile tortellino al ragù» (Aldo De Luca) • «Mi attrae nel suo squinziume. Una Doris Day della Rinascente». (Enrico Lucherini)



FRASI «Sono nazionalpopolare, non me ne vergogno. A me la gente piace» • «Ho un fisico morbido, non sono bellissima ma sono una donna normale, carina,
come tante. Le signore si identificano con me. I ricci devo tenerli perché se i bambini mi vedono con i capelli tirati piangono e non mangiano. Ho
ricevuto le lettere di molte mamme. Adoro travestirmi, mi divertono le drag
queen. Gli abiti mi aiutano a tirar fuori qualcosa di me, non dico l’aspetto trasgressivo, ma la mia parte folle» • «Solidità lombarda e provinciale, so quello che posso e non amo gli eccessi; quando un
uomo mi viene a prendere col macchinone, ha perso» • «Metti su qualche chilo e stai meglio perché il viso è più disteso, mentre il resto ne risente un po’. Tra la faccia e il culo ho scelto la faccia» • «Sono troppo educata e ho una personalità ridondante. Se non sono da sola a condurre una trasmissione, mi castro e
finisco in secondo piano».



POLITICA «Di certo non sto a sinistra. Vengo da una famiglia liberale (mio nonno era amico
di Malagodi) e mi considero una centrista. Sono per l’unità d’Italia e in passato ho votato quasi sempre repubblicano o socialista. Stimavo
molto Spadolini e Craxi e mi piacerebbe che si tornasse a votare il leader
piuttosto che il partito».


TIFO Non ne può più del calcio («Una volta ero davvero fanatica. Leggevo tre o quattro giornali al giorno. Ora
meglio una bella chiacchierata tra donne» (Maria Volpe).


VIZI «Il mio piatto forte è senz’altro il risotto. Sono molto attenta alla materia prima, uso il burro buono, il
riso giusto... E lo faccio con passione: la cipolla che rosola lentamente nel
burro spumeggiante, lo zafferano in stimmi, tanto, perché mi piace il riso molto giallo. Poi, contraria alla teoria di abbandonarlo a se
stesso, lo mescolo: e come mi piace mescolarlo! Diventa così cremoso… anzi all’onda! Il più grande successo l’ho ottenuto la prima volta che ho fatto il risotto a Roma, anche se mi sono
dovuta opporre strenuamente all’uso dell’olio: il mio risotto si fa col burro! E mantecato, con tanto parmigiano. Quella
sera tutti hanno fatto almeno il bis e da allora, a grande richiesta, lo faccio
ogni volta che posso. Per me è meraviglioso, e un po’ taumaturgico»
• «Io sono della teoria per cui il risotto va mescolato e questo crea intimità, si sta in cucina, mescola tu, mescolo io, un goccio di vino... è un viatico di corteggiamento che consiglio vivamente» • Non ama il pesce • «Per il mio uomo faccio tutto, senza remore né censure. L’unico momento di pudore è non farmi vedere nuda dopo l’amore» (da un’intervista a Patrizia Saladini) • Scaramantica: «Una tazzina di caffè cinque minuti prima del collegamento (l’ha fatto anche a Sanremo) e il tocco di una fune elettrica dietro le quinte de La prova del cuoco («se non lo faccio, non esco») • Lettrice appassionata: odia Vronskij e sostiene che oggi Anna Karenina
butterebbe lui sotto il treno, s’è portata a casa Andrea De Carlo, incontrato mentre andava a buttare la
spazzatura, e gli ha fatto vedere che possiede tutti i suoi libri, adora Svevo,
cita Montale («Ho sceso dandoti il braccio almeno un milone di scale...»), sa a memoria il quinto canto dell’Inferno (Paolo e Francesca), sostiene che il suo libro del cuore è Le affinità elettive di Goethe, giudica un vero capolavoro il Non ti muovere della Mazzantini.