Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CICCONI
Umberto Roma 1958. Fotografo. Di Craxi • «Fotografo “personale” - “e non ufficiale” ci teneva a dirlo - di Craxi. Per anni ministri e poveracci si sono rivolti a
Cicconi come il mezzo migliore per arrivare diritti al cuore di Bettino. Da un
giorno all’altro, diffidente com’era, Craxi ha deciso di fidarsi solo di lui. Lo sta a sentire, eccome, ma lo
stuzzica anche; si lascia consigliare, però gli fa scenate da padre-padrone, e tuttavia anche lui ne subisce - davanti a
Berlinguer, davanti a Gava - da quel ragazzo con il ciuffo, il sorriso furbo e
la Leika a tracollo, già venditore di bibite sulla spiaggia di Ostia. Gli racconta, Bettino, dei suoi
primi finanziamenti e finanziatori (Rizzoli, Monti, Rusconi). Dell’appartamento, rifiutato, che gli voleva regalare Ligresti. E di Berlusconi.
Bettino gli racconta la politica, la sua missione. In poche parole lo adotta,
lo impone in famiglia (la sorella di Umberto diviene poi la moglie di Bobo), al
partito, al governo. Ma è possessivo, dispettoso, generoso, malinconico» (Filippo Ceccarelli)
• «Mi chiedeva continuamente di raccontargli le mie avventure sentimentali, spesso
era lui a segnalarmi una ragazza che mi guardava con insistenza, o mi incitava».