Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CHRISTILLIN
Evelina Torino 27 novembre 1955. Presidente del Comitato Olimpico di Torino 2006 • «Una che lavora come una tedesca, parla inglese con il piglio della Thatcher e
francese con lo charme della Deneuve. Suo padre Emilio, presidente dell’Aci Torino, originario della valle di Gressoney, è da sempre intimo degli Agnelli: compagno di università dell’Avvocato, per la precisione. Antico sodale di grandi sciate con al seguito la
piccola Evelina, che dallo “zio Gianni” ha ereditato l’amore per la neve e il gusto della competizione. L’uomo che ha sposato è uno dei principali protagonisti della saga finanziario-industriale della corte
torinese, Gabriele Galateri di Genola. Si è laureata a 30 anni in Storia e demografia storica: 110 e lode con dignità di stampa grazie a una tesi sui
Poveri malati dell’ospedale San Giovanni Battista nel Settecento, poi pubblicata da Paravia. E, dentro la facoltà umanistica, è rimasta anche dopo: come “cultrice della materia” al fianco della professoressa Paola Notario (un ruolo di collaborazione
volontario e gratuito) e come dottore di ricerca, che nella selva di attività fatte per passione è poi il suo unico impegno regolarmente stipendiato. Sono trascorsi nel frattempo
i giorni dell’agonismo in presa diretta, quando fra il 70 e il 74 la giovane Evelina non
ancora così bionda correva nella Nazionale di sci femminile e divideva la camera con un’altra specialista di slalom gigante, Claudia Giordani» (Viviana Ponchia)
• Di chi fu l’idea di Torino 2006? «“Di Franco Romano, generale dei Carabinieri che sovrintese alla sicurezza dei
Mondiali del Sestriere 97 e che oggi, purtroppo, non c’è più. Andò a parlarne a Ghigo, che ne parlò a Castellani, che ne parlò alla Bresso, che ne parlò all’Avvocato”. Che ne parlò a lei. “Ai primi di gennaio del 98: ‘Evelina, ti interesserebbe?’”. La sventurata rispose. “Subito”. “Mi fissò due appuntamenti: a Ginevra con Killy e a Losanna con Samaranch. Non conoscevo
nessuno, fu un aiuto enorme”. Poi cominciò a telefonarle alle sei di mattina. “Io mi sveglio tra le 6 e le 7: non mi coglieva impreparata. Avere alle spalle
lui, era una straordinaria garanzia. All’inizio del 99, quando scoppiò lo scandalo corruzione dentro al Cio, accettò di far parte del Comitato etico che avrebbe dovuto riscrivere le regole. Lo
convincemmo io e Carraro con un estenuante lavoro ai fianchi: l’Avvocato aveva un’idiosincrasia dichiarata per le lunghe riunioni” [...] “Ho 4 anni e mezzo, gigante per pulcini: faccio tutto benissimo, ma alla fine
vado in confusione e salto incredibilmente il traguardo. Un dramma”» (da un’intervista di Gaia Piccardi)
• Dal matrimonio con Gabriele Galateri di Genola è nata una figlia • Ha un sogno: diventare presidente della Juventus.