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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CHINAGLIA

Giorgio Carrara 24 gennaio 1947. Ex calciatore. Campione d’Italia con la Lazio nel 74. In Nazionale 14 presenze e 4 reti. 18° nella classifica del Pallone d’oro 1972. Ha concluso la carriera negli Stati Uniti (nei Cosmos di New York al
fianco di Pelè) • «Rissoso, carissimo, irascibile. Amato e odiato, discusso e incensato. Per tutti
Long John. Fu inarrestabile quell’anno Chinaglia. Stagione 1973-74, Lazio campione d’Italia, una fantastica prima volta. Mise 24 timbri su quello scudetto Giorgio
Chinaglia: nove gol nel girone d’andata, 15 in quello di ritorno in cui l’attaccante di punta di Tommaso Maestrelli fece davvero sfracelli.
Indimenticabile la tripletta al San Paolo di Napoli, la sua prima in serie A.
Rispose colpo su colpo a Clerici e Juliano che, per tre volte, avevano portato
in vantaggio la squadra di Vinicio. Un suo rigore, trasformato contro il Foggia
il 12 maggio del 74, diventa storia. Perché quel gol diede ai biancocelesti la sicurezza del tricolore. Nessuno riuscì a fermare la forza d’urto di Long John che qualche anno prima la leggenda Omar Sivori aveva definito
un giocatore “con l’eleganza di un elefante in una cristalleria”. Pareri contrastanti: Manlio Scopigno, tecnico dello scudetto del Cagliari,
aveva fatto il possibile per portarlo in Sardegna: voleva affiancarlo a Gigi
Riva. Chinaglia era un personaggio, faceva il cantante, il presentatore
radiofonico, era proprietario di una boutique d’alta moda maschile, oltreché imprenditore edile. E, soprattutto, guidava quella banda di matti che era la
Lazio. Una squadra che durante la settimana faceva a cazzotti in spogliatoio e
che costringeva il povero Maestrelli a far finire le partitelle interne in
parità per evitare spiacevoli inconvenienti. Poi, però, in campo, quel gruppo di amici si trasformava e metteva paura a chiunque» (La Gazzetta dello Sport)
• «è il missionario che diffonde il sacro verbo del pallone nelle terre infestate da
infedeli baskettari, della palla ovale e di mazza e guantone: l’America. Nel 76 compì la prima traversata e allora lasciò che a parlare fossero i suoi piedi: giocò con i formidabili Cosmos e con loro segnò caterve di gol (242), illudendo il Paese che il celebre “soccer” avesse trovato qui il proprio gregge» (Riccardo Romani)
• Nel 2006 si è proclamato portavoce di una misteriosa cordata che voleva strappare la Lazio a
Lotito ed è finito indagato dall’antimafia con il sospetto che riciclasse il denaro della camorra: «Ma ditemi voi se uno che dice la verità sulla sua squadra del cuore deve essere indagato».