Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CECCHETTO
Claudio Ceggia (Venezia) 19 aprile 1952. Dee jay. Presentatore, debutto in tv nel 78 (Telemilano), quindi è passato alla Rai per condurre Scacco matto (80), Discoring (80), Fantastico 2 (81), tre edizioni del Festival di Sanremo (80-82), poi è passato in Fininvest • «Archimede Pitagorico dell’etere italiano, talent-scout che ha sulla coscienza le carriere di Jovanotti,
degli 883, di Fiorello e di tanti altri» (Marinella Venegoni) • Tra i suoi grandi successi Gioca Jouer, dell’81: «Quel motivetto che ricordava una tarantella e sul quale Cecchetto invitata a
fare determinate mosse (sul retro della copertina del singolo c’erano le illustrazioni) tipo “dormire”, “ballare”, “nuotare”… Quel motivetto che ancor oggi si fa stracantare nei villaggi vacanze di mezz’Italia ed è la hit indiscussa delle “baby dance”. “In verità l’idea per quella canzone mi venne l’anno prima. Conducevo
Scaccomatto in tv con Pippo Franco e Laura Troschel. Alla fine della puntata dovevo ballare
e per farlo imparavo a memoria i passi che mi insegnava il coreografo. Da lì all’idea di fare un disco dove ripetevo in maniera cadenzata i comandi di una
coreografia è stato un attimo. La bomba fu quando mi chiesero di presentare il Festival di
Sanremo. Feci sentire il Gioca Jouer al patron Ravera. Disse subito che il pezzo era troppo divertente e poteva fare
da sigla alle tre serate tv. Non sto neanche a raccontarlo. Ero al settimo
cielo. 500mila copie vendute solo in Italia, l’allora presidente della Fonit Cetra (quel Carlo Fontana che sarebbe diventato il
sovrintendente del teatro La Scala) che mi faceva i complimenti, l’esportazione del pezzo in Argentina e addirittura gli inglesi che fecero una
cover arrivata poi al numero 25 della difficilissima classifica UK. In
Inghilterra il
Gioca Jouer fu ricantato dai Black Lace e il titolo fu cambiato in Superman. Una maranzata
che al confronto l’originale era un brano di musica classica. In ogni caso, e lo dico magari
esagerando un po’, alla fine di quel 1981 dissi a me stesso: ‘Be’ adesso posso anche morire’. Gli obiettivi che volevo raggiungere nello spettacolo li avevo toccati con
mano”. Da lì a qualche anno avrebbe scoperto e lanciato nell’ordine: Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Amadeus, 883, Fabio Volo, DJ
Francesco… avrebbe fondato Radio DeeJay, Deejay Television» (Luca Dondoni)
• «Non voglio dimenticare Pieraccioni che faceva il magazziniere in Toscana e lo
volli portare a Milano a tutti i costi per farlo lavorare a DeeJay television.
Era forte e lo avevo capito. Certo, a lui va il merito di aver cominciato
subito a camminare con le sue gambe ma, e lo dice spesso nelle interviste, se
non fosse stato per me…».