Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CATIZONE
Eva Cosenza 11 agosto 1965. Politico. Ex sindaco di Cosenza (fino al gennaio 2006),
fece scandalo perché, rimasta incinta; «si rifiutava di dire chi fosse il padre del figlio che aspettava. Ma più ancora perché un paio di giorni dopo l’uomo, sposato e padre di due figli, era venuto allo scoperto con una sofferta
intervista: era il segretario regionale diessino Nicola Adamo. Destinato
automaticamente, per quella incredibile accoppiata di nomi e cognomi, a finire
sulle prime pagine di tutti i giornali d’Italia: Adamo ed Eva! I rapporti si deteriorarono in fretta. Lei da una parte,
lui dall’altra. Cose che capitano. Ma aggravate dalla condanna dell’una e dell’altro a non poter rompere di netto. Tanto più dopo che lui era stato eletto alla vicepresidenza della Regione. Come potevano
restare alla larga l’una dall’altro il sindaco di sinistra di una grande città e il vicegovernatore calabrese responsabile dei Ds? Fatto sta che un po’ alla volta, via via che s’arrugginiva il rapporto umano, si era arrugginito quello politico. In una
crescente e inarrestabile rissa intestina, tutta dentro la sinistra, fino alla
rottura» (Gian Antonio Stella) • «Insegnante di letteratura francese, amica di Franco Piperno e Toni Negri, primo
sindaco donna nella storia di Cosenza, la mosca bianca della sinistra nel Sud» (Amedeo La Mattina)
• «Giacomo Mancini la indicò, poche settimane prima di morire, sua erede universale» (Antonello Caporale).