Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CATANIA
Antonio Acireale (Catania) 22 febbraio 1952. Attore. Tra i suoi film: Kamikazen -Ultima notte a Milano (87), Mediterraneo (91), Puerto Escondido (92), Sud (93), Nirvana (97, tutti di Salvatores), Pane e tulipani (99) • «Un attore di cui qualcuno magari non ricorda il nome, ma difficilmente dimentica
l’espressione e la voce. All’università scelse Medicina, poi un giorno un amico gli chiese di aiutarlo a preparare l’esame per l’ammissione alla Scuola Paolo Grassi. “Mi venne voglia anche a me. Fino a quel giorno ero andato a teatro solo due
volte”. Al saggio di canto lo vide Gabriele Salvatores che gli propose di unirsi al
Teatro dell’Elfo. Con lui c’erano Paolo Rossi, Claudio Bisio, Gigio Alberti, Bebo Storti. “Facevamo spettacoli funambolici, bellissimi. Uscire dal gruppo (a cui resta
umanamente legatissimo), ha voluto dire lasciare Milano. “Eravamo quelli di Salvatores. Bello ma anche un po’ claustrofobico. Era così: c’erano i gruppi, quelli di Moretti, di Verdone, di Salvatores”» (Stefania Ulivi)
• «Quando mi sono accorto che dovevo andare sul palco a far ridere per forza, ho
deciso di andarmente bruscamente. Non sono uno da battuta pronta, sono più bravo a creare personaggi diversi. Io sono sempre stato uno a sottrarre, in
teatro e al cabaret devi amplificare. Al cinema mi trovo meglio. Sogno tanto un
commissario: amo i gialli, mi immedesimo in tutti i poliziotti dei romanzi. Ne
ho una galleria pronta: italiani, spagnoli, turchi, messicani» • «Carattere in inglese vuol dire personaggio. Se uno riesce ad essere molti
caratteri è un attore. Se ripete sempre lo stesso carattere, allora è solo un caratterista».