Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CATALANO
Elisabetta Fotografa • «È un genio della ritrattistica, camuffato da bella donna. E la sua raccolta ormai
storica di facce italiane dei nostri tempi non entra in competizione soltanto
con gli album dei grandi fotografi. Qui si entra in compagnia coi ritratti di
pittori che ci trasmettono le forme artistiche della visività espressiva nelle variazioni fisionomiche attraverso le epoche. La visione
travalica il mezzo... » (Alberto Arbasino) • «La sua opera, dalle esperienze a New York e Parigi, per riviste come Vogue, alla
collaborazione con gli artisti concettuali e del comportamento - Michelangelo
Pistoletto, Vettor Pisani, Fabio Mauri, Sandro Chia, Minimo Rotella, Cesare
Tacchi, Gino De Dominicis - fino al successo delle mostre all’estero, alla serie di ritratti famosi commissionata dalla Polaroid Company di
Boston nel 1977, alla grande retrospettiva alla Galleria nazionale d’Arte moderna di Roma nel 1992, con 160 ritratti (e Joseph Beuys immagine
simbolo), per arrivare nel 1994 ai ritratti di Fellini (all’Istituto italiano di cultura di New York), È un continuo, paziente rovistare, avanti e indietro, negli scatti accumulati in
oltre trent’anni di carriera» (Marina Verna)
• «Cerco un passato e un presente. Riguardo i provini e scopro dei ritratti che non
avevo mai visto, perché li avevo scartati, avevo scelto un’immagine finale diversa. Magari ti fissi e scegli sempre le stesse. Poi però il tempo passa, tu cambi, acquisisci uno sguardo più profondo, o una conoscenza più approfondita della persona, o semplicemente sei diventata più rigorosa. Sono stata capace di aspettare anni a fare una personale, perché non era il tempo giusto».