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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CARRARO

Franco Padova 6 dicembre 1939. Ex sindaco di Roma ed ex presidente della Lega calcio e
della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio). «Sono il primo responsabile degli insuccessi di Corea e Portogallo. Sento il peso
di questa responsabilità. Ma ringrazio il Consiglio Federale per aver respinto le mie dimissioni» (25 giugno 2004).



VITA Famiglia molto ricca, figlio unico. Il padre, Luigi, era un imprenditore
tessile del Nord Est che venne chiamato alla presidenza del Milan quando Felice
Riva, presidente fino a quel momento, fece fraudolentemente fallire il
cotonificio Valle Susa e scappò all’estero • Laurea in Economia • Giovinezza da gran sportivo: campione di sci nautico, specialità in cui ha vinto 11 titoli italiani e tre europei e ha ottenuto la medaglia di
bronzo ai Mondiali del 1957. Nel 1962 è diventato presidente della Federazione Italiana di Sci nautico (carica che
manterrà fino al 1976) • «Tokyo, ottobre 1964. Al fianco di Giulio Onesti, leggendario presidente del
Coni, appare assiduamente un giovanotto che pochi conoscono. è Franco Carraro, figlio unico del proprietario di una nota azienda tessile. Alla
diciottesima Olimpiade è andato a proprie spese. “Per conoscere da vicino il movimento sportivo internazionale” spiega lui, che indossa abiti scuri, porta l’orologio sopra il polsino della camicia come Agnelli, non beve, non fuma e parla
inglese, francese, spagnolo. “Onesti ha già scelto il suo delfino” azzarda profeticamente qualcuno» (Mario Gherarducci)
• Nel 1967 muore il padre e gli succede alla presidenza del Milan. Vince
scudetto, coppa dei Campioni, coppa Intercontinentale, coppa delle Coppe. Nel
1972 viene nominato presidente del settore tecnico Federcalcio, di cui diventa
vicepresidente nel febbraio 1973 e presidente il 1 agosto 1976. Nel 1973,
intanto, è stato anche nominato presidente della Lega Calcio. è in questo momento (e non ha ancora fatto il sindaco di Roma né il presidente del Coni) che viene battezzato “Poltronissimo”
• «Il primo agosto del 1976 Niki Lauda rischiò di morire bruciato nella sua Ferrari al Nurburgring, una tragedia nazionale. L’elezione del trentasettenne Carraro al vertice della Figc fu quindi liquidata
dal Messaggero in poche righe. Carraro si impegnò a “rivedere lo statuto”. Con una chiosa: “soprattutto per quanto concerne la maggiore partecipazione delle società in fase elettorale”. Evviva: obiettivo raggiunto, oltre ogni più rosea previsione. I grandi club ora fanno e disfano, designano e portano in
braccio il proprio paladino, magari cambiandogli la poltrona» (Vincenzo Cerracchio) • Nel 1978, la Juventus e il Lanerossi Vicenza dovevano risolvere il problema
della comproprietà di Paolo Rossi: aperte le buste, si vide che la Juve aveva offerto poche lire
mentre il presidente del Lanerossi Vicenza Giussy Farina era disposto, pur di
tenersi Paolo Rossi, a sborsare cinque miliardi e 224 milioni. Sostenendo che
questa cifra era immorale, Carraro si dimise da presidente della Figc e fu così possibile nominarlo presidente del Coni, carica che mantenne fino al 1987
• Nel 1979 l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan e gli americani, per protesta, non inviarono atleti alle Olimpiadi
di Mosca dell’anno dopo (era presidente Carter). Allo stesso modo si comportarono altre 65
nazioni (tra cui Germania Ovest, Giappone, Cina, Norvegia, Canada). Bettino
Craxi, segretario del Psi, voleva che disertasse anche l’Italia. Ma il governo italiano (Cossiga) preferì tenere una posizione meno netta e Carraro trovò l’escamotage: non sarebbero andati a Mosca gli atleti-militari, e i nostri
campioni non avrebbero sfilato dietro il tricolore ma dietro la bandiera del
Coni (Claudio Colombo osservò che la parola “coni” in russo significa “cavalli”). Craxi non avrebbe rivolto la parola a Carraro per due anni
• Nel 1986, essendosi i vertici della Federcalcio (Figc) dimessi in seguito al
secondo scandalo delle scommesse, Carraro venne nominato commissario
straordinario della Federazione • Da quel momento in poi svolse attività extrasportive, grazie anche al suo partito, il Psi. Dapprima in politica:
ministro dello Spettacolo nel governi Goria, De Mita e Andreotti VI, sindaco di
Roma dal 1989 al 1993 • Poi nella finanza: presidente dell’Impregilo (Romiti) dal 1994 al 1999 e direttore della medesima fino al 2002,
presidente di Venezia Nuova Consortium (1995-2000), vicepresidente di
Mediocredito (1999-2000), presidente di Mediocredito dal 2000 a oggi. Nel 2001 è tornato a presiedere la Federazione Italiana Gioco Calcio • è a questo punto che si determina quell’accumulo di cariche che collocherà obiettivamente Carraro al centro di un corposo conflitto di interessi e ne farà uno degli esponenti di spicco del sistema di potere italiano. Corrado Zunino: «Capitalia (la ex Banca di Roma) possiede azioni di sette squadre. Carraro, capo
della Federcalcio, è consigliere di Capitalia, presidente di Mcc spa (la ex Mediocredito centrale,
cioè la banca d’affari di Capitalia), consigliere della stessa Capitalia e presidente dei Fondi
mobiliari italiani, società sempre controllata da Mediocredito. Sensi (
presidente della Roma) ha smesso di parlar male del Palazzo subito dopo avere avuto da Capitalia i 30
milioni che gli servivano per uscire dal guaio delle fidejussioni (lo scandalo delle fidejussioni false, cioè non valide per iscriversi al campionato). Per comprare Chivu, Sensi s’è fatto aiutare dalla Abn Ambro che sponsorizza l’Ajax e ha il 9 per cento di Capitalia. Pierluigi Toti, che forse comprerà la Roma, sta nel patto di sindacato di Capitalia. Intorno a Geronzi stanno,
come azionisti stavolta, anche Berlusconi, Moratti e Tronchetti Provera:
Finivest ha il 3% di Mediocredito, Moratti e Tronchetti, rispettivamente, lo
0,18 e l’1,9 di Capitalia. Nella Gea, società di procuratori che cura gli interessi di 200 campioni, stanno tutti i figli:
Francesca Tanzi, Chiara Geronzi, Andrea Cragnotti, Alessandro Moggi, Giuseppe
De Mita» (vedi anche MOGGI Luciano)
• L’alleanza tra Carraro e Geronzi è sancita da una serie di intrecci che coinvolgono i figli: Benedetta Geronzi
viene messa a capo del marketing della Figc, la stessa Benedetta e il figlio di
Carraro, Luigi, sono insieme nella Netcorp, a cui fanno capo almeno dieci
società immobiliari (frazionamenti a Roma per un valore di almeno 100 milioni di euro
nel periodo 2004-2006). Significativa anche l’alleanza tra i due figli e Giuseppe Statuto nella Calamatta (attraverso una cui
società viene comprato tra l’altro il palazzo della Beni Stabili in via del Corso a Roma)
• L’ultima gestione Carraro della Federcalcio risulta critica: l’Italia ha gli arbitri contro (e dunque Carraro non ha peso internazionale) nei
Mondiali di Corea-Giappone, al quale il presidente della Figc non va neanche e
dal quale gli azzurri escono subito. Brutta figura anche agli Europei di
Portogallo, dove svedesi e danesi architettano un bel complotto per farci fuori
al quale il politico-presidente Carraro non sa opporre alcunché (vedi su tutto questo TRAPATTONI Giovanni). Affronta inoltre l’attacco di Gaucci, che non vuole far retrocedere il suo Catania in serie C
costruendo una serie A e una serie B pletoriche, a 20 e 22-24 squadre (vedi
GAUCCI Luciano). Infine, all’inizio del 2003, insieme ad Antonio Giraudo e Adriano Galliani, esercita una
potente azione di lobbying per convincere Gianni Letta a presentare un
emendamento al decreto fiscale che consenta alle società calcistiche di spalmare la svalutazione dei calciatori su 10 anni invece che su
tre (incontro a palazzo Chigi del 10 gennaio). In mezzo a mille polemiche il
decreto viene approvato, ma dovrà probabilmente essere ritirato perché contrario alla normativa europea (il contenzioso è in corso, la procedura della Ue è cominciata nel novembre di quell’anno)
• è il primo a dimettersi quando esplode il caso Moggi: i documenti relativi alle
intercettazioni gli erano stati consegnati dalla procura di Torino a settembre
2005 senza che ciò avesse provocato nessuna iniziativa particolare (Carraro si era limitato a
passarli al capo dell’ufficio indagini della Figc, Italo Pappa) • Sposato con Sandra Alecce, figlia di Nino Alecce, proprietario dell’Ifi, Industria Farmaceutica Italiana. Due figli, Luigi e Albertina • A parte gli affari, molta intimità con i Geronzi. Loro li ospitano a Porto Rotondo, i Geronzi organizzano a loro
volta dei gran pranzi a Marino.



COMMENTI «Ma quanti sederi ha per occupare tutte quelle poltrone?» (Enrico Preziosi, padrone del Como e del Genoa) • «Non mi è mai piaciuto, quando sono andata a trovarlo mi ha dato la mano ed era moscia...» (Gabriella Gentili, 76 anni, presidente del Pisa) • «Un fenomeno. Come quei giocatori che alla roulette capiscono il colore sul quale
puntare. Passano dal rosso al nero e viceversa: sempre al momento giusto» (Giovanni Malagò, membro dimissionario della Giunta Coni).



FRASI «Ogni anno organizziamo oltre 700.000 partite. Noi siamo l’attività in Italia che è più puntuale, che funziona meglio. Meglio degli ospedali, delle farmacie, non
parliamo poi dei trasporti».



POLITICA Durante la Prima repubblica col Psi.



VIZI Notoriamente vendicativo. Per esempio, contro il presidente della Roma, Franco
Sensi, che gli faceva la guerra: «Io a Sensi restituisco tutto al 120 per cento: se mi attacca di fioretto,
rispondo col fioretto, sennò uso il bazooka» • Irascibile, come testimoniano quelli che lavorano con lui. Episodio raccontato
da Emanuela Audisio: una volta, visto un funzionario Coni in vacanza in un
albergo di lusso, prese a sbraitare: «Io sono ricco, ma lei come se lo può permettere?» • Il presidente Carraro, quando la figlia mette scarpe che non gli piacciono,
subito gliele compra • Si alza alle cinque per fare ginnastica e cyclette (sottofondo musicale
preferito: Mina). Concentra la vita mondana tra le 9 e le 11 di sera, ora in
cui va improrogabilmente a letto. «Le rare volte che riesco a trascinarlo al cinema o al teatro — si lamenta sua moglie — si addormenta a metà spettacolo» • Veste sempre di blu ed è stato molto contento quando un domestico ha rubato il suo unico abito grigio,
regalo di sua moglie Sandra • Maggiordomo di nome Centauro. Sandra Carraro: «Non è un soprannome, l’ha chiamato così la sua mamma. è una specie di Mary Poppins, invece di volare con l’ombrellino corre in macchina come un pazzo» (testimonianza di Valentina Crepax) • Appassionato di golf • Freddo in amore: «Una volta che discuteva di sesso con gli amici, se ne uscì con una dichiarazione da brivido: “Preferisco andare subito a letto con una donna piuttosto che perdere tempo al
night”» (Mario Gherarducci).