Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CARNITI
Pierre Castelleone (Cremona) 25 settembre 1936. Politico. Sindacalista • «Cattolico e militante — con i Cristiano sociali — nei Ds, è stato leader della Cisl. Proprio in quel ruolo, negli anni Ottanta, guidò e vinse la battaglia per il contenimento della scala mobile; e quando Pci e
Cgil lanciarono un referendum per abrogare quell’accordo, dopo qualche tentazione astensionista contribuì a trascinare l’elettorato sul no» (Daria Gorodisky) • Si dimise dalla segreteria Cisl nell’85: «Magro, allucinato, vagamente mefistofelico, consumato dall’ulcera, dall’infarto e dalla fatica, esce di scena, lunedì 8 luglio, l’uomo che nel bene e nel male più di chiunque altro (forse anche più di Lama) ha contrassegnato la vita sindacale italiana di questi ultimi vent’anni. Esce di scena il più anomalo dei sindacalisti, un segretario della Cisl che si vanta di essere
cattolico e di non aver mai votato per la Dc, un dirigente che ha speso anni e
intelligenza a preparare l’unità sindacale e che non ha esitato a farla poi a pezzi, un sindacalista che nel
breve arco di dieci anni ha imposto il punto unico di contingenza e gli aumenti
uguali per tutti e poi l’abolizione dei quattro punti e la rivalutazione della professionalità, un leader che con la stessa violenta passione ha promosso e teorizzato l’antagonismo in fabbrica e la concertazione sociale. Chi lo ama (e sono molti) lo
ama senza riserve, chi lo critica (e sono forse di più) lo critica con ferocia. Nei suoi confronti non sono possibili mezze misure: ma
che sia stato un protagonista della vita politica e sociale italiana di questi
anni nessuno lo mette in dubbio» (Miriam Mafai)
• «Bella faccia da contadino padano, le soppraciglia foltissime, i capelli tagliati
a spazzola o “all’umberta”, come dicevano le nostre madri raccomandando al barbiere: “Alzo abbattuto!”» (Giampaolo Pansa).