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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CAPUOZZO

Toni Palmanova (Udine) 7 dicembre 1948. Giornalista. «Grande inviato, uno dei più bravi giornalisti televisivi, il conduttore di una vera trasmissione di
approfondimento» (Aldo Grasso) • «Nel 68 è un contestatore studente liceale con tanta voglia di viaggiare, ma arriva
sempre in ritardo. In quell’anno è in Germania e in Francia, dove però arriva a maggio finito. Torna in Italia, si iscrive a Sociologia a Trento, ma
il bello è già passato. Fa l’operaio a Marghera, ma questa volta è in anticipo sull’esplosione degli scioperi. Incomincia a entrare in sintonia con gli avvenimenti
quando organizza lotte dei soldati in Sicilia e soprattutto quando lavora come
volontario dopo il terremoto in Friuli del 1976. Dopodiché fa il giornalista. Per Lotta continua è in Nicaragua, in Bolivia, in Argentina da Borges che gli dà l’unica intervista durante la guerra delle Malvinas. Poi è a Beirut quando salta tutto in aria, in Croazia, in Bosnia (ne esce anche un
bel libro), in Kosovo, in Israele, in Iraq, in Somalia. Attualmente è l’inviato del Tg5 e il conduttore del settimanale televisivo
Terra» (Diario) • «“Meglio un Toni Capuozzo vivo che un Hemingway morto” scrisse Adriano Sofri, e fu la consacrazione. “Ma era solo un modo affettuoso per presentare un mio reportage dall’Amazzonia. Era appena uscito un inedito di Hemingway, piuttosto deludente. E poi
con Adriano siamo sempre stati amici”. Entrambi in Lotta continua, entrambi figli di una triestina e di un militare
meridionale (marinaio il padre di Sofri, poliziotto quello di Capuozzo). “Ma lui era il capo, io un militante. Più che Lotta continua ci univa il Friuli. Da bambino Adriano passava mesi a
Masarolis, il paese della sua fantesca slava. L’ho riaccompagnato laggiù da grande. Poi ci siamo ritrovati a Sarajevo”. Il paragone scherzoso con Hemingway fu scritto su Reporter. Direttore Enrico
Deaglio. Sofri firmava l’inserto culturale. Capuozzo divideva la stanza con Giuliano Ferrara (“Non c’era quasi mai, parlavamo poco, ho sempre creduto che mi preferisse il suo cane
lupo. Invece è stato lui a chiamarmi in tv, nel 91, all’
Istruttoria”. Ora gli ha affidato una rubrica fisiognomica sul Foglio, Occhiaie di riguardo)» (Aldo Cazzullo).