Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CAPUANO
Antonio Napoli 1945. Pittore. Regista. «Pittore, cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti della sua città, con il cinema ha cominciato tardi. Vito e gli altri, il suo film d’esordio, è del 1991. Ha passato i 40 anni, il salto è difficile ma gli riesce. Quella sua storia scomoda arriva alla ribalta della
Mostra di Venezia e gli fa piovere addosso polemiche ma anche tanti applausi.
Più il prestigioso Premio della Settimana della Critica. La sua cifra stilistica
capace di mescolare l’asprezza della cronaca e la follia del mélo piace. La conferma è con Pianese Nunzio, 14 anni a maggio, in gara a Venezia nel 1996. Nel 1997, stesso festival, partecipa con un
episodio de I vesuviani e nel 1998 è a Locarno con Polvere di Napoli. Nel 2001 a Venezia con Luna rossa» (Giuseppina Manin) • «Non ha mai raccolto consensi unanimi. Si è segnalato però come voce di grande personalità della scuola napoletana. Voce aspra, disturbante» (Paolo D’Agostini) • «Vengo da una famiglia operaia, mio padre fu licenziato nel 52 o 53 perché comunista, da ragazzino passavo la domenica a distribuire l’Unità. Forse è un difetto il mio, sono schematico. Il mio non è un atteggiamento dialettico e forse neanche democratico».