Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CAPPIELLO
Agata Alma Milano 16 gennaio 1948. Politico. «Icona craxiana nel suo massimo punto di condensazione, femminile e milanese.
Riemersa dalle nebbie della memoria, un’immagine s’è frantumata. Quella dei più begli occhi da pasionaria craxiana che si siano mai visti, a partire dagli anni
Ottanta. Anzi, “proprio un Craxi in gonnella, decisionista, ambiziosa, presenzialista”, dicevano di lei i compagni quando nell’87 a 39 anni arrivò in Parlamento, anche se forse il tratto era solo milanese, essendo che
ricopriva pure gli incarichi di consigliere comunale e presidente della
cittadina commissione per i diritti civili e femminili. Quella di lei che
distribuiva, uno per uno, garofani rossi ai compagni in onore di Bettino,
commemorato con visita sulla tomba di Turati e della Kuliscioff. Quella di lei
che accusa Ottaviano Del Turco di “svendere sottocosto il partito a un polo massimalista che nulla ha a che vedere
con le nostre tradizioni democratiche”. Certo, ci si può ricordare di lei che dà della “maschietta” a Emma Bonino (nel 1993) per difendere l’emendamento-panda a tutela del sesso politicamente più debole. Oppure il “Codice donna”, summa e compendio del diritto interno ed internazionale in materia. Oppure un
libro sulla questione femminile in politica,
Infrangere il tetto di vetro» (Antonella Rampino).