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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CANTONI

Clementina Milano 15 maggio 1973. Volontaria italiana, fu rapita in Afghanistan il 16 maggio 2005 e poi liberata
il 9 giugno • «Coraggiosa e allegra, in parti uguali. Non aveva paura di rispondere per le rime
a un ministro afgano che aveva messo in dubbio l’onestà delle ong straniere. Si occupa da sempre di inferni in terra, ma non c’è foto di lei in cui non appaia sorridente. Una ragazza dai lineamenti delicati,
i capelli scuri raccolti, un volto che emana serenità. Nonostante si sia sempre data da fare senza tregua. Non per far carriera,
anche se poi l’ha fatta diventando la responsabile di Care International del progetto Hawa per
l’assistenza alle vedove afgane, ma per essere utile. Comincia a lavorare con le
organizzazioni non governative: prima lo European Council on Refugees and
Exiles che lascia nel luglio del 2000 (“ci spiace moltissimo vederla andar via, ma porterà la sua competenza dove ce n’è molto bisogno” recita una nota della direzione), poi con l’International Rescue Committee a Pristina, in Kosovo, dove si farà apprezzare ancora di più. Di crisi in crisi arriva in Afghanistan» (Francesca Caferri)
• «Non sono fatta per la vita di ufficio, non sopporto la vita da impiegata: se
devo faticare per vivere, preferisco farlo servendo gli altri e rendendomi
utile a chi ha bisogno. Non amo la Milano da bere, preferisco una birra, se la
trovo» • Non appartiene a nessuno schieramento politico. Polemiche, all’atto della sua liberazione, perché la sua indipendenza ha provocato un minor interesse dei media verso di lei
rispetto a quello che era stato manifestato per le due Simone (vedi PARI Simona
e TORRETTA Simona)
• Dal gennaio 2006 si trova in a Nairobi (Kenia). Coordina circa 40 progetti con
un budget di 10 milioni di dollari. Si occupa in particolare della baraccopoli
di Kibera, dove vivono almeno un milione di persone, il 40 per cento malate di
Aids. «Ho deciso che questo sarebbe stato il mio lavoro solo dopo aver preparato la
tesi sulla Jugoslavia e sui diritti umani in tempo di guerra • Agnostica, è fidanzata con un volontario che lavora nel Darfur • è stata a Milano molto poco, ha vissuto quasi sempre a Londra.