Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CANNATA
Pietro Palermo 1947. Vandalo. «Pratese di adozione, ex studente di Estetica al Dams, divenne famoso il 14 settembre
1991 quando prese a martellate il piede sinistro del David di Michelangelo
esposto al museo dell’Accademia (per quel gesto è stato rinchiuso alcuni anni nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo). Dopo quelle martellate non si
era più fermato: accanendosi sull’affresco di Filippino Lippi Le esequie di Santo Stefano custodito nel duomo di Prato (13 ottobre 1993); danneggiando irreparabilmente,
con un temperino, la tela di Michele di Raffaello delle Colombaie L’adorazione dei pastori nella basilica di Santa Maria delle Carceri, sempre a Prato (15 dicembre 1993);
scarabocchiando con un pennarello i Sentieri ondulati di Pollock alla Galleria nazionale di arte moderna a Roma (26 gennaio 1999);
accanendosi, sempre con un pennarello, sulla statua Gentiluomo a cavallo di Marino Marini, conservata nell’omonimo museo fiorentino (2000); imbrattando, sempre a Prato, il monumento ai
caduti (2004)» (il Manifesto).