Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CAMERANA

Benedetto Torino 20 gennaio 1963. Architetto. «Fra i più talentuosi architetti italiani. Ha vinto la gara per l’opera più significativa delle Olimpiadi invernali Torino 2006: il villaggio olimpico da
120 milioni di euro che ha dotato di un simbolico arco simmetrico di 150 metri.
Le automobili sono la sua passione, vista anche la stretta parentela con la
famiglia Agnelli. Torinese di nascita, siciliano nel Dna e una cocciutissima
testardaggine allenata quando era giocatore di rugby nel campionato italiano.
Il suo bisnonno era quel Giovanni Gentile, filosofo idealista e ministro della
Cultura in era mussoliniana, dal quale ha ereditato la poliedricità di interessi: titolare di un Master presso l’Istituto Europeo di Design, consigliere di Palazzo Grassi (l’istituzione culturale del gruppo Fiat), direttore della rivista L’architettura del paesaggio. Il suo trampolino di lancio è stato proprio il Parco Teconologico dell’Ambiente di Torino, concorso pubblico vinto nel 1997: 30 mila metri quadrati di
laboratorio di ricerca coperti da prati e giardini, uno dei primi esempi di
architettura ecologica. E poi la torre della Regione Piemonte: un edificio a
geometria irregolare che ricorda una montagna (progetto non approvato perché troppo avveniristico). Per il progetto Olimpiadi, per un soffio non si è aggiudicato la pista dell’hockey, battuto da Arata Isozaki, uno dei più famosi architetti al mondo. “Per me è stato già un onore essere in competizione con lui”» (Januaria Piromallo).