Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CALDAROZZI
Gilberto Roma 20 marzo 1957. Poliziotto. Capo della Squadra Mobile. L’uomo che ha arrestato Bernardo Provenzano • «Ha un’aria gentile e non assomiglia certo a un Rambo il primo dirigente della polizia
di Stato, direttore del Servizio centrale operativo. Già all’inizio degli anni Novanta partecipava all’arresto di Nitto Santapaola, nel 2001 arrestò a Padova il serial killer Michele Profeta, lo stesso anno si ritrovò a Genova per il G8 (e ora è imputato per lo sgombero della Diaz insieme a molti colleghi). Il prefetto
Nicola Cavaliere, che guida il Dipartimento anticrimine, lo ha prima inviato in
Calabria dopo il delitto Fortugno, poi spedito a Parma per rintracciare i
rapitori del piccolo Tommy (
vedi ALESSI Mario - ndr) e infine lo ha fatto partire per Palermo dove c’era un lavoro che non poteva essere lasciato in sospeso. E la presenza di
Caldarozzi era necessaria perché lui e la sua divisione criminalità organizzata avevano accumulato 14 anni di esperienza tutti dedicati alle
indagini su Provenzano» (Dino Martirano).