Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
CABRINI Antonio Cremona 8 ottobre 1957. Ex calciatore. Con la Nazionale ha vinto i Mondiali 82. Con la Juventus ha vinto sei scudetti (77, 78, 81, 82, 84, 86) e tutte le coppe: Campioni (85), Intercontinentale (85), Uefa (77), Coppe (84), Supercoppa (84)
CABRINI Antonio Cremona 8 ottobre 1957. Ex calciatore. Con la Nazionale ha vinto i Mondiali 82.
Con la Juventus ha vinto sei scudetti (77, 78, 81, 82, 84, 86) e tutte le
coppe: Campioni (85), Intercontinentale (85), Uefa (77), Coppe (84), Supercoppa
(84). 13° nella classifica del Pallone d’oro 78, 14° nell’84, 23° nell’83. «Il ricordo più bello della carriera? Tutti credono sia il Mondiale 82. Invece è l’Albertoni, un torneo estivo per allievi che vinsi con la Cremonese» • «Imprescindibile punto di riferimento dell’Italia nei tre Mondiali di Bearzot, dal 78 all’86, nei quali raccoglie 18 presenze (con un gol all’Argentina). Terzino sinistro modernissimo, uno dei più naturalmente portati all’attacco. Si fa difficoltà a trovargli un punto debole: corre e spinge, contrasta e tira, è elegante e potente» (La Stampa) • Nel primo tempo della finale dei Mondiali 82, vinta dagli azzurri sulla
Germania 3-1, sbagliò un rigore sullo 0 a 0: «è un ricordo che non ho cancellato. Ho fallito una grande occasione sotto gli
occhi del mondo. Pazienza, vorrà dire che il mio bagaglio di esperienze sarà più ricco» • «Ai tempi del Mondiale dividevo la stanza con Paolo Rossi. Il problema era che c’era gente che non dormiva, come Tardelli, detto Schizzo, e Bruno Conti.
Piombavano in camera nostra a tutte le ore, iniziavano a fumare e a
chiacchierare. Arrivava Bearzot per mandare tutti a letto, ma anche lui
faticava a prendere sonno. Risultato: si sedeva lì anche lui e per me e Paolo era finita. Il più odiato era Gentile, che sapeva dormire ovunque. Per dire, eravamo nello
spogliatoio e diceva: dormo e mi sveglio tra 12 minuti. E ci riusciva»
• Detto “il bell’Antonio”, è stato con donne famose: «Una famosissima, all’epoca. Nessuno ci ha mai scoperti. Sonia Braga, la brasiliana, protagonista
della soap opera Dancing Days. L’ho conosciuta a una cena a New York. A tavola non mi degnò di uno sguardo, ma una volta rientrati in albergo mi telefonò in stanza per chiedermi di raggiungerla. Quando giocavo, però, non ho esagerato con le donne: altrimenti sarei rimasto in campo la metà degli anni...».