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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BUORA Carlo Milano 26 maggio 1946. Manager. Vicepresidente esecutivo Telecom. Studi alla Bocconi (durante i quali, appassionato di boxe, ha incrociato i guantoni con Giovanni Cobolli Gigli) • «Comincia con la Bnl, dove lavora fino al 79, per poi continuare con Merloni Finanziaria, di cui è stato direttore amministrativo per tre anni

BUORA Carlo Milano 26 maggio 1946. Manager. Vicepresidente esecutivo Telecom. Studi alla Bocconi (durante i quali, appassionato di boxe, ha incrociato i guantoni con Giovanni Cobolli Gigli) • «Comincia con la Bnl, dove lavora fino al 79, per poi continuare con Merloni Finanziaria, di cui è stato direttore amministrativo per tre anni. La carriera prosegue in Snia Viscosa, Fiat, Telettra, Benetton e Gucci. Per poi approdare nei primi anni Novanta al gruppo Pirelli. Negli stessi anni in cui avviene il passaggio di consegne tra Leopoldo Pirelli e Marco Tronchetti Provera. Buora, l’ex Benetton passato in Pirelli, è considerato l’uomo che ha portato la famiglia veneta nel patto di sindacato della Pirelli & C, di cui lui stesso diventa socio accomandatario nel 99. E l’alleanza lombardoveneta prosegue negli anni successivi, quando il gruppo milanese rileva la quota di controllo di Telecom. Nel frattempo (2001) Buora viene nominato amministratore delegato di Pirelli & C SpA e di Telecom, con il compito di fronteggiare un debito che oggi è arrivato a 41 miliardi. E amministratore delegato di Telecom resta fino a quando viene “promosso” vicepresidente esecutivo dopo le dimissioni di Tronchetti. Ma come spesso succede per altri manager, il carnet di poltrone su cui siede Buora non si ferma a un singolo gruppo, tra Olimpia, Pirelli & C SpA, Telecom e Pirelli RE. Ci sono infatti anche i consigli di amministrazione di Ras e Rcs Mediagroup. E il board di Mediobanca. Ma le cariche non sono tutto. Ci sono anche le stock option. Come quelle - diverse centinaia di milioni di dollari (lordi) - che Buora e Tronchetti hanno incassato dopo l’operazione, in piena febbre da new economy, Optical Technologies-Corning. è un assegno da mille e una notte quello destinato a Buora, che ne ha poi girato una buona parte alla ricerca sul cancro. Mentre un’altra fetta del maxi compenso sarebbe andata a finire in una nuova villa nel buen retiro valdostano di Courmayeur. Che si affianca alla casa a Portofino. Che, a sua volta, va in tandem con l’immancabile barca. Battezzata con il nome di Cyrano. I curricula del manager dalle tante poltrone e del tifoso dall’unica fede (Inter) non sono sempre stati separati. C’è la nomina a vicepresidente dell’Inter nel gennaio 2004. E, dieci anni prima, un’altra vicepresidenza. Dal sapore, questa volta, più politico. è l’incarico assegnatogli dall’allora sindaco di Milano Marco Formentini, che gli aveva chiesto di controllare le finanze di Milano Sport, la società comunale di gestione degli impianti sportivi. Dopo due anni, però, Buora decise di ritirarsi. Secondo alcune cronache per le difficoltà nel fare incontrare gestione economica e logiche politiche» (Giovanni Stringa).