Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BRUGNETTI
Ivano Milano 1 settembre 1976. Marciatore. Medaglia d’oro della 20 chilometri alle Olimpiadi di Atene (2004). Campione del mondo della
50 chilometri a Siviglia (99). «Una medaglia arrivata due anni, tre mesi e due giorni dopo la conclusione della
gara iridata. A Siviglia si era piazzato al secondo posto, staccato di 3’31’’ dal russo German Skurygin, ma il Consiglio della Iaaf, la Federatletica
mondiale, ha cancellato l’ordine d’arrivo, dopo che il marciatore russo era stato squalificato dalla sua
federazione per doping. Una sentenza inattesa e imprevedibile, soprattutto per
l’interminabile procedura» (Corriere della Sera)
• «Dopo l’exploit di Siviglia (inatteso da tutti, tranne forse che dal suo tecnico Antonio
La Torre), si era un po’ perso nelle nebbie della periferia nord di Milano, il teatro dei suoi
allenamenti da fachiro del “tacco e punta”. Il 2000 era stato orribile (“spaccava il mondo negli allenamenti, crollava in gara” dice La Torre), il 2001 peggio ancora. Ritirato all’Olimpiade 2000, neppure era stato convocato per i Mondiali di Edmonton. E ai
Giochi del Mediterraneo era arrivato ultimo, con l’autoambulanza dell’assistenza a fargli da scorta. “Avevo perso ogni motivazione” ammette oggi l’azzurro. E spiega: “Sarà stata l’età giovane, un pizzico di immaturità, l’idea di essere arrivato nella vita: fatto sta che, dopo la medaglia spagnola, il
primo grande traguardo della mia carriera, il fisico è andato da una parte e la mente dall’altra. Quella medaglia, insomma, mi ha spiazzato”. Qualcuno l’aveva dato per perso» (Corriere della Sera).