Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BRANKO
(Vito Vatovec) Capodistria (Croazia) 1944 (sotto il segno dello Scorpione). È l’astrologo che da noi va per la maggiore. Oroscopi sul Messaggero, su Raiuno ecc.
«Troppo facile centrare l’oroscopo solo sull’amore. I miei iniziano sempre con lavoro e finanza» • Ha cominciato nell’82 dopo una delusione amorosa. «Improvvisamente ho avuto un’illuminazione. Ho scoperto che stavo benissimo da solo e in quel momento ho
cominciato a studiare l’astrologia. C’È stata una spinta, devo dire. Ho incontrato un gesuita brasiliano al bar, non
sapevo neanche fosse un religioso. Lui mi ha sgridato con una certa ferocia e
mi ha detto: “Piuttosto che piangere, perché non leggi, magari un libro al giorno. Vedrai che tra un anno saprai già qualcosa. E se non ti va di studiare, studia gli astri, ti daranno forza e
potrai aiutare gli altri”. Facevo l’assistente alla regia in teatro nella compagnia di Lilla Brignone e poi sono
arrivati Alberto Lupo, Enrico Maria Salerno, Paolo Stoppa, Rina Morelli e la
Compagnia dei Giovani e anche Valeria Moriconi. Poi sono dovuto tornare a
Capodistria, la mia terra d’origine, perché i miei genitori, che erano anziani, si sono ammalati. Nell’82 ho cominciato a Radio Dimensione Suono. L’astrologia È un’arte, una filosofia di vita, una poesia non una scienza. Deve scattare qualcosa
dall’intuito. Tutto È irrazionale, ma si basa sui pianeti che io posso vedere e toccare. Io cerco di
dare anima ai corpi celesti. Però per fare un buon oroscopo bisogna non solo conoscere tutto il percorso dell’astrologia, e io sono ben lontano dall’aver letto tutto, ma bisogna conoscere i classici greci in primo luogo. Io,
invece, ho letto solo i testi di astrologia americana perché mi sono sembrati i primi e i più importanti nell’astrologia moderna».