Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BRAGHETTI
Anna Laura Roma 3 agosto 1953. Ex terrorista. Studi all’istituto tecnico, un impiego regolare, entra nelle Brigate rosse nel 1977 e un
anno dopo, insieme al compagno Prospero Gallinari, partecipa al sequestro di
Aldo Moro come proprietaria prestanome dell’appartamento di Via Montalcini. Il 5 febbraio 1980 viene notata da una
assistente universitaria nei pressi dell’androne della facoltà di Scienze politiche, dove 7 giorni più tardi verrà ucciso Vittorio Bachelet. Il 27 maggio dello stesso anno l’arresto nelle vie del centro di Roma. Oltre a periodi di detenzione in molti
penitenziari italiani, ha trascorso quattro anni nel supercarcere di Voghera,
in condizioni difficili. Lì ha cominciato a maturare il distacco dalle Br e dal progetto di rivoluzione
armata. Nel 1994 ha ottenuto il permesso di lavorare fuori dal carcere, nel
2002 la libertà condizionale
• «Ho una distanza così grande dal mio passato che quasi non riesco più a parlarne. C’è stato un periodo in cui ho fatto della ideologia un modello di vita e da quella
persona lì sono lontana anni luce. Quando si diventa adulti non si capiscono più i discorsi dei ventenni» • «Ero contraria all’uccisione di Moro. Ero inorridita. Ma è comodo dirlo adesso. A quei tempi non ho agito. Ho immaginato di lasciar andare
Moro ma non l’ho fatto. Ho lasciato che accadesse. E sono rimasta nelle Br» • Libri: Nel cerchio della prigione, scritto con Francesca Mambro (Sperling & Kupfer) e Il prigioniero, scritto con Paola Tavella, da cui è stato tratto il film Buongiorno notte di Marco Bellocchio (presentato tra molte polemiche - soprattutto perché non premiato - al Festival di Venezia del 2003).