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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BRACHETTI PERETTI

Aldo Fermo (Ascoli Piceno) 18 settembre 1932. Presidente dell’Api, Azienda petrolifera italiana, rilevata nel 1933 da Ferdinando Peretti a un
gruppo di imprenditori marchigiani. Aldo Brachetti, conte, ne ha sposato la
figlia Mila nel 1977. Oggi il gruppo fattura 2,7 miliardi di euro (utile netto
nel 2005: 96 milioni) • Nel 2005 ha comprato dall’Eni, per 186 milioni, i 4500 distributori Ip. Scelta giudicata epocale perché potrebbe avvicinare la società alla Borsa (Enrico Cisnetto, per Brachetti Peretti, ha parlato di «amore smisurato per il controllo societario, diffidenza per la Borsa e la
finanza, volontà di sacrificare la dimensione dell’investimento alla sua (seppur relativa) sicurezza» • «Al suo fianco nella vita e in azienda c’è la moglie Mila Peretti, la bellissima erede del fondatore della Api, da cui ha
preso il cognome, unendolo al suo. è impegnata in opere di volontariato e nella Croce Rossa Italiana dove è Capo ispettrice con il grado di generale, unica donna in tutt’Italia, ma siede anche in Consiglio di Amministrazione così come due dei quattro figli, il primogenito Ferdinando Maria, come il nonno, e
Ugo Maria. Entrambi quarantenni i due eredi di casa Brachetti Peretti sono
diventati nel 1993 vicepresidenti del gruppo; Ferdinando è al timone di Api Energia, si occupa di produzione di elettricità ed è sposato con la principessa Mafalda d’Assia dalla quale ha avuto i piccoli Cosmo e Briano. Suo fratello Ugo è a capo del settore petrolifero, distribuzione marketing e finanza; sua moglie,
Isabella Borromeo dei principi di Angera è la sorella maggiore di Lavinia, consorte dell’erede Fiat, John Elkann; insieme
hanno una bambina che si chiama Angera, come il luogo dove sorge la rocca della
famiglia Borromeo. Poi ci sono le due sorelle, Chiara Brachetti Peretti - mamma
di Nicolò, Mila e Ilaria - e Benedetta, che ha da poco lanciato, insieme a Giberto
Arrivabene Gonzaga, una nuova linea di oggetti d’arte, la B&G. Se le fortune della famiglia sono cresciute intorno all’oro nero, oggi il patriarca Aldo si sta prendendo anche altre soddisfazioni.
Nell’azienda vitivinicola di Tolentino, accanto alla villa rinascimentale acquistata
dai principi Antici Mattei, i Brachetti Peretti producono vino; un’attività alla quale il presidente dell’Api si dedica con successo: il suo Pollenza 2001 ha vinto diversi premi e
riconoscimenti prestigiosi come i cinque grappoli della guida dell’Associazione italiana sommelier. Petrolio e vino, ma non solo. Fra le passioni
della dinastia marchigiana ci sono anche i motori e la caccia. Il primo è un amore sostenuto con sponsorizzazioni a diverse manifestazioni internazionali
a cominciare dal Motomondiale. Alla seconda, il conte Aldo ha detto addio ormai
da qualche anno dopo aver visto morire un cervo che aveva ferito. Ma la vera
grande passione è la famiglia: un grande clan composto dalla moglie, i quattro figli con i
rispettivi consorti e soprattutto gli otto nipoti, grandi e piccoli, che si
riunisce, appena possibile, nella grande casa di Roma che affaccia su Villa
Borghese» (AdnKronos)
• Problemi con gli ambientalisti per la raffinera di Falconara.