Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BRACCIALI
Daniele Arezzo 10 gennaio 1978. Tennista. Il 30 aprile 2006 ha vinto a Casablanca il
primo torneo della sua carriera, battendo in finale Nicolas Massu: «Nel primo set l’ho ammazzato, mi riusciva tutto: pallate, smorzate, back, avanti, e ho anche
servito molto bene. Lui non ci capiva più niente» • «È, il Daniele, un esempio, un caso tipico di quel che È stato - e in parte È ancora - il nostro tennis italiota. Già nel 1996, Bracciali si era segnalato, e non soltanto sui campi della nativa
Arezzo, tra le mura del Club retto con infinita passione da Mario Formelli.
Quell’innamoratissimo agente che È Cino Marchese non finiva di cantarmene le lodi, e mi sollecitava vivamente ad
ammirarlo, spingendosi ad affermare: habemus campeonem. Mi accinsi quindi al
gradito compito, e su un campetto di Flushing Meadows, mi ritrovai davanti a un
omettino, impegnatissimo contro un altro ancor più piccolo di lui. Bracciali, appunto, opposto al francesino Grosjean. Era un
quarto di finale junior, e se Grosjean finì per vincerlo, Bracciali non dimostrò certo di avere meno frecce. I dardi, ahilui, andavano appuntiti, diretti, e il
nostro eroe non trovò mai né una struttura, né un istitutore in grado di assisterlo degnamente. Addirittura fu cacciato dal
Centro di Cesenatico, diretto da un tipo che l’aveva in gran dispetto, quel mediocre coach di Tomas Smid. Vennero poi, a
catena, una quantità di guai, e tra questi una pubalgia che sottrasse non meno di due stagioni al
campione annunciato» (Gianni Clerici).