Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BOTTO Alessandro Roma 17 marzo 1959. Consigliere di stato. «Ho lavorato con Andreatta come consigliere giuridico al ministero della Difesa, sono stato capo di gabinetto con Fassino al Commercio con l’estero, con De Mauro alla Pubblica istruzione, con Frattini alla Funzione pubblica
BOTTO Alessandro Roma 17 marzo 1959. Consigliere di stato. «Ho lavorato con Andreatta come consigliere giuridico al ministero della Difesa, sono stato capo di gabinetto con Fassino al Commercio con l’estero, con De Mauro alla Pubblica istruzione, con Frattini alla Funzione pubblica... vivendo con serenità l’alternanza fra centrosinistra e centrodestra. La politica, nel nostro mestiere, va tenuta lontana. Non avevo parenti, amici o relazioni speciali, l’unica possibilità che mi restava per emergere era studiare più degli altri. Mi sono laureato a 23 anni con la lode, poi sono partito militare in Aeronautica e mi nascondevo nelle cantine della caserma di viale Giulio Cesare, con topi e ragni, per prepararmi al concorso di magistratura. Mentre facevo il pretore, a Grosseto, sono diventato procuratore, poi idoneo all’avvocatura di Stato... E alla fine, nel 1994, ho vinto le olimpiadi, la medaglia d’oro del Consiglio di Stato. Il concorso era soltanto per un posto: di giorno lavoravo al Tar di Genova, mi preparavo la notte, ripetevo camminando e tenendo la mia figlia piccola sulla spalla...» (da un’intervista di Barbara Palombelli).