Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BOTTERI

Filippo Soregno (Svizzera) 3 giugno 1964. L’assassino del finanziere Gianmario Roveraro (24 maggio 1936-5 luglio 2006), il
cui tronco tagliato a metà e infilato in un sacco nero per la spazzatura fu lasciato in mezzo alla
campagna a poca distanza da gambe e testa • «Piccolo faccendiere che girava in mercedes e tentava di far soldi speculando qua
e là (in questo aiutato dalla madre, una bella signora che aveva imparato per bene
la finanza facendo la bancaria). Quando lo hanno arrestato, ha detto che
Roveraro gli aveva fatto perdere due milioni e 600 mila euro in una
speculazione sbagliata e che, sequestrandolo, aveva cercato di recuperare i
soldi. In effetti alla famiglia è arrivata prima una telefonata e poi un fax in cui Roveraro chiedeva di vender
fondi per un milione di euro e di tenere il denaro pronto per il riscatto, cosa
che la famiglia non ha voluto o potuto fare. Botteri aveva due complici, finiti
dentro anche loro: Emilio Toscani, nato a Parma il 2 marzo 1963, e Marco Baldi,
nato a Bazzano (Bologna) il 28 giugno 1956. è probabile che il finanziere sia stato tenuto prigioniero in un furgone.
Roveraro, negli anni Novanta, aveva aiutato Tanzi a portare la Parmalat in
Borsa e i giornali hanno raccontato parecchie sue operazioni dubbie.
Ciononostante veniva definito devotissimo e l’Avvenire (il giornale dei vescovi) ha fatto una malattia per aver dato troppe
notizie sul caso. In gioventù il finanziere dell’Opus Dei era diventato famoso facendo il record di salto in alto, 2.01, primo
italiano a superare i due metri (Lugano, 9 settembre 1956)» (Giorgio Dell’Arti).