Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BOSSI Manuela (Manuela Marrone) Moglie di Umberto Bossi. «La donna che, se Bossi fosse una rockstar, i biografi definirebbero una “milestone”, una pietra miliare
BOSSI Manuela (Manuela Marrone) Moglie di Umberto Bossi. «La donna che, se Bossi fosse una rockstar, i biografi definirebbero una “milestone”, una pietra miliare. Lo conobbe nel 1982. Fu lei a offrire un tetto a quel lungagnone spiantato e stravagante che la stordiva di parole. Lo accolse nel suo monolocale a Varese, dove insegnava dalle suore del Collegio Sant’Ambrogio (anche le sue tre sorelle sono diventate insegnanti). In quel buco di 40 metri quadrati, prima sede ufficiosa della Lega lombarda, scrisse con lui i manifesti e i volantini da distribuire tra Pontida e le valli, ai tempi in cui il moroso era tenuto d’occhio dalla Digos. Nel 1987 fu consigliere provinciale: delusa, non ripeté l’esperienza. Con la Lega vincente, poi al governo con Berlusconi, era già tornata alla famiglia. “Sono una mamma militante”, disse in una rara intervista. Vita politica ridotta al minimo (ma anche prima, ai raduni, niente riflettori, né camicie verdi né parolacce). All’apice dell’ascesa leghista, nel 93 divenne sindaco di Milano un ex funzionario regionale, Marco Formentini, in età da pensione. Un giorno la moglie Augusta, detta la First Sciura, che poi si sarebbe vantata di aver convinto l’Umberto mangiapreti a sposare la cattolica Manuela (li sposò proprio il sindaco nel 94, dopo 12 anni nel peccato), le propose un concerto alla Scala, dove Manuela non era mai stata: “Mi piacerebbe tanto”, disse, “ma non ho nessuno che mi tenga i bambini”. A tutt’oggi, il modello familiare del Senatur esclude l’aiuto domestico: “È sbagliatissimo”, ha dichiarato, “il sistema famiglia basato sulle colf. I figli hanno le braccia e si danno da fare”. Ancora adesso a Gemonio la signora Bossi fa la spesa tra il mercoledì e il giovedì, macellaio e fruttivendolo. Ogni mezzogiorno Sara, la fornaia, consegna a casa del ministro cinque panini. Una delle poche volte che la signora fu avvistata a Milano (dov’È nata, di madre milanese e padre siciliano) fu in occasione dell’apertura del nuovo Piccolo Teatro. Davano Pierino e il lupo di Prokofiev. I due figli colpirono i presenti per la loro buona educazione. Segno che una brava madre sa imporsi anche al più longobardo dei longobardi» (Enrico Arosio).