Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BORDON
Willer Muggia (Trieste) 16 gennaio 1949. Politico. Nel 2006 è stato eletto al Senato per la Margherita. Da ministro dell’Ambiente del secondo governo Amato condusse una dura battaglia contro radio
Vaticana per la questione dell’Elettrosmog: «Sono orgoglioso di essere Don Chisciotte. Ho toccato interessi reali, dov’erano gli altri?» • «Istriano di Muggia, occhi spiritati, baffoni da gendarme di Papa Re, è un esibizionista nato. Ha recitato in un film di Ettore Scola: nei titoli di
testa, figurava, tra i generici, col nome di Bordoni. E ha aperto il suo
appartamento, sui Castelli romani, a un fotografo di Repubblica: oltre al suo
studio, le immagini a colori pubblicate sul quotidiano ne hanno mostrato tutto
il resto: le sue iniziali (W. Br.) ricamate sulle federe dei cuscini, il
vitello tonnato nel frigo, persino i sanitari. In politica, quando ha esordito
come deputato comunista, ha subito sbandierato una bizzarra vocazione
libertaria iscrivendosi anche ai radicali di Marco Pannella: caso senza
precedenti per un militante del Pci, che gettò nella costernazione la vecchia guardia del partito. Ma si è esibito pure come animatore di vari movimenti: ha benedetto i referendum di
Mario Segni, è stato la levatrice di Alleanza democratica, si è accoppiato con Antonio Di Pietro per dar vita all’Italia dei Valori. E nel 1996, al termine di questo vagabondaggio, ha coronato
una sua vecchia ambizione entrando, in nome e per conto dei Democratici, nel
governo di Romano Prodi. Da allora, come statista, si è mosso parecchio ma ha soprattutto esternato decisioni, impegni e propositi,
incombendo quotidianamente, sui giornali o in tv, come gli ufficiali dell’Aeronautica addetti alle previsioni del tempo. Qualcosa, intendiamoci, l’ha fatto. Ma il suo è stato, principalmente, un ireffrenabile blablabla» (Guido Quaranta).