Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BORDIN
Massimo Roma 18 agosto 1951. Giornalista. Direttore di Radio Radicale. Conduttore di
Stampa e Regime. «Aah... Boh! Sarà... Basterebbe dire — non è un paradosso — che è l’unica rassegna stampa che entra nelle rassegne stampa. Oppure ricordare che
viene citata negli editoriali, nelle cronache, che è l’unica edicola radiofonica ad accompagnare la lettura dei quotidiani con commenti
onomatopeici, grugniti e borbottii, non sempre di facile trascrizione
letterale, spesso più temuti di un caustico corsivo: Eeeh, mmmh, già-già, e persino qualche disneyano sgrunt, senza perdere nulla della sua riconosciuta
autorevolezza. Insomma è il fiore all’occhiello di Radioradicale. Nacque a fine anni Settanta con frequenza
intermittente, come strumento di lavoro quasi “militante”, condotta da Marco Taradash (saltuariamente da Paolo Liguori). Il futuro
deputato l’abbandonò nell’89 dopo essere stato eletto nelle liste antiproibizioniste. Fausto Bertinotti
dopo alcune pepatissime chiose a una sua intervista, disse allargando le
braccia: “Sono in disaccordo totale con Bordin. Sempre. Ma purtroppo la sua rassegna è imprescindibile”» (Sette)
• «Lo so, io recito, anche le virgolette. Perché una cosa è leggere, un’altra farsi ascoltare. Perché ti sentano un’ora al giorno dieci anni, bisogna avere vivacità. In mezzo a tanto inchiostro, ogni respiro ha un senso».