Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BOMPRESSI
Ovidio Massa 16 gennaio 1947. Ex militante di Lotta continua. Condannato a 22 anni per
l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, insieme ad Adriano Sofri e a Giorgio
Pietrostefani (per tutta la questione vedi SOFRI Adriano) • La sua domanda di grazia per motivi di salute ha provocato nel 2004 un
conflitto di attribuzione tra presidenza della Repubblica (in quel momento
Carlo Azeglio Ciampi) e ministero della Giustizia (in quel momento Roberto
Castelli): Ciampi, volendo concedere la grazia (art. 87 comma 11 della
Costituzione), si sentì rispondere da Castelli che la controfirma del ministro della Giustizia,
prevista sempre dalla Costituzione (art. 89), non era un atto dovuto, come si
era creduto fino a quel momento, e poteva quindi essere negata. In questo modo,
il potere di grazia non risultava più esclusivo del Capo dello Stato ma andava considerato come condiviso tra le due
istituzioni. Il 3 maggio 2006 la Corte costituzionale ha dato ragione a Ciampi,
stabilendo che il ministro non ha il potere di bloccare la grazia
presidenziale, ma può al massimo rendere note al Capo dello Stato «le ragioni di legittimità o di merito che, a suo parere, si oppongono alla concessione del provvedimento». La firma del ministro di Grazia e Giustizia è dunque un atto dovuto
• La grazia a Bompressi è poi stata concessa dal presidente Napolitano il 31 maggio 2006. Napolitano ha
precisato che si è seguita la procedura coerente con la sentenza del 3 maggio: decreto preparato
dal ministero di Grazia e Giustizia, spedito per la firma al Quirinale e
riconsegnato al ministero per la firma del Guardasigilli Clemente Mastella
(atto dovuto). La famiglia del commissario Calabresi - la vedova Gemma Capra
(risposata col pittore e poeta Tonino Milite) e i tre figli (uno dei quali non
ha mai conosciuto il padre) si sono lamentati per i modi: neanche una
telefonata per spiegare o almeno avvertire la famiglia del provvedimento. Il
sottosegretario di Mastella, Luigi Li Gotti, che è anche avvocato dei Calabresi, ha spiegato che «la grazia a Bompressi era ormai un atto dovuto e non più un atto politico»
• Bompressi vive a Massa con la moglie Giuliana Brogi. Hanno una figlia,
Elisabetta, nata nel 1962, che fa la geologa.