Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BOGLIONE
Marco Torino 9 maggio 1956. Imprenditore. Patron di Robe di Kappa. «L’unico italiano in grado di concorrere con le multinazionali dell’abbigliamento sportivo, fenomeno mediatico ancor prima che industriale.
Muovendosi ai tempi di un videoclip e coi ritmi di un film di Quentin
Tarantino, il ragazzino che Il Mondo nel 1981 segnalava come enfant terrible
dell’industria tessile ha rotto gli schemi ed è diventato un maturo capitano d’industria. In cinque anni l’azienda nata come maglificio e calzaturificio torinese ha fatto — grazie alla partecipazione non solo societaria di Alessandro Benetton — quello che nella vita di una ditta richiede un trentennio: scalare il selettivo
mondo della moda sportiva, nel momento in cui le altre aziende italiane
segnavano il passo. Fino alla sponsorizzazione azzurra» (Matteo Marani)
• Famoso il logo con i due ragazzi nudi schiena a schiena: «Quella doveva essere una campagna pubblicitaria, ma Maurizio Vitale, mio
predecessore, guardò la foto e disse: questo è un marchio. Così è nata la Robe di Kappa» • «A metà dell’Ottocento una mia bisnonna, contadina di Bra, pensò bene di occuparsi di cuoio. E nacque la conceria Boglione. Mio nonno nel 1912
arrivò a capo della Gilardini, una delle aziende più grandi d’Italia, già quotata in Borsa. è quella che ha comprato una ventina d’anni fa Carlo De Benedetti per scalare il mondo della finanza. è stato mio padre a interrompere la tradizione imprenditoriale per passare a fare
il broker assicurativo».