Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BOCCIA
Antonio Potenza 9 agosto 1944. Politico. Senatore della Margherita. «Il “mago del cavillo” o, come ama definirlo il collega di partito Ermete Realacci perché “in aula è una bestia”, l’Aiace Telamonio della Margherita. Ma Antonio Boccia, più che il valoroso guerriero che si fece onore nella guerra di Troia, si sente “un uomo di servizio”, tutto rigore e passione. E pazienza se la moglie, che gli ha dato tre figli,
di politica non vuol saperne. Ha tre chiodi fissi: il Mezzogiorno (il
soprannome di cui va più fiero è “il leghista del Sud”), i bilanci dello Stato e i regolamenti, di cui conosce a menadito misteri e
trabocchetti. Come segretario d’Aula è una creatura di Nino Andreatta e Sergio Mattarella, che quando c’era ancora il Ppi, scelsero per lui il ruolo “riduttivo e fastidioso” del deputato che entra per primo ed esce per ultimo, quello cui tocca dar filo
da torcere alla maggioranza con la formula di rito “Presidente, per un richiamo al regolamento...”. Negli anni si è conquistato, così dice, l’affetto e la stima di tutti i colleghi compresi gli avversari politici» (Corriere della Sera).