Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BIONDILLO
Gianni Milano 1966. Scrittore. «I bar, le pensionate, le frustrazioni, le birre calde, le sbronze, i motorini, i
delitti di Quarto Oggiaro: e, in assoluto, di ogni periferia cittadina e di
ogni luogo di seconda scelta cui non sempre la narrativa ama guardare. Questo è il cuore dei romanzi di Gianni Biondillo, architetto, saggista, acquisto
recente (ma già prezioso) del giallo italiano. Protagonista, l’ispettore Ferraro: mezza età, non aitante, non felice, persino scalpitante non fumatore e pessimo gourmet, a
dispetto degli stereotipi illustri. Dote primaria, testardaggine investigativa
a parte, l’attenzione che molti recenti antieroi del noir nostrano riservano non alla
middle class ma agli ultimi nella scala sociale, che siano barboni,
extracomunitari, sottoproletari in genere, persino piccoli criminali. L’abilità di Biondillo sta non soltanto nel rendere viva e narrante l’umanità dei margini, ma nel rasserenare i tempi e le griglie del noir con l’ironia leggera sul quotidiano» (Loredana Lipperini).