Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
BINASCO
Bruno Tortona (Alessandria) 6 agosto 1944. Costruttore. «È nato esattamente un anno prima che il bombardiere americano Enola Gay
sganciasse l’atomica su Hiroshima. Nell’agosto del 1992, pochi giorni dopo aver compiuto 48 anni, anche lui veniva
colpito da una bomba: quella dell’inchiesta Mani pulite. Mazzette alla Dc, diceva l’accusa, e non era che l’inizio. In un anno, Binasco fu arrestato sei volte, record assoluto di
Tangentopoli. E in una di quelle occasioni, passata poi alla storia, fece il
nome di Primo Greganti, il famoso “compagno G”, come destinatario di un miliardo di lire per il Pci. Come si conveniva al
manager di un’impresa che viveva di appalti pubblici, Binasco aveva rapporti con tutti i
partiti. Anche con la sinistra e il mondo delle cooperative. E ciò lo rendeva perfetto nel ruolo di parafulmine. Da allora, per quasi tre lustri,
il suo rapporto con le aule giudiziarie È andato avanti praticamente senza soluzione di continuità. I lunghi processi per le vecchie vicende di quegli anni, ma anche inchieste
poi finite nel nulla. Tutto però senza lasciare alcuna traccia. L’inossidabile Binasco È anzi sempre più potente. Amministratore delegato della Argo finanziaria» (Sergio Rizzo).